Da giorno, da sera, da cerimonia, vediamo quali sono i 10 vestiti che non devono mancare nel nostro armadio.

Vestiti

 

 

  1. A-Line

Giovane, giocoso, il vestito A-Line, lungo fin sopra il ginocchio, un po’ svasato è perfetto per quei giorni in cui non ci sentiamo al top della forma, ma lui, grazie al suo design che non segna, è in grado di farci recuperare fiducia nella nostra silhouette.

Dobbiamo questa definiziane a Monsieur Christian Dior, che nel 1955 disegnò una collezioone caratterizzata appunto da una forma riconducibile alla “A” maiuscola, e la ritroviamo tantissimo negli abitini optical degli anni ’60 delle YeYe girls.

Dà il meglio di sé in tinta unita, magari abbinato a una collana importante (parleremo delle statement necklace nell’articolo sugli accessori) o collant a fantasia.

  1. Caftano

La regina dei caftani è senza dubbio Marta Marzotto, che ne ha fatta la sua signature, ma di sicuro, l’icona a lanciare il caftano come abito e non solo come costume tradizionale, è stata Talitha Getty, negli anni ’70, sfoggiandone di ricchissimi, decoratissimi e coloratissimi. Il caftano, specie nella stagione estiva è il capo più versatile che si possa avere nell’armadio: perfetto per la spiaggia, per l’escursione, per la barca, per il pranzo, per l’aperitivo sulla spiaggia, fino alla cena. Per non parlare di quando dobbiamo uscire di casa in quei maledetti giorni pre-ceretta. Classe e praticità: cosa vogliamo di più.

  1. Petite Robe Noire

Il vestitino nero è come il passaporto, ci vuole sempre e ci permette di andare dovunque. Vale la pena investire su un capo di buona fattura, bel tessuto, finiture high-end, della taglia perfetta e adeguato al nostro body-type. Se non volete sbagliare, il tubino alla Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany è la perfezione assoluta.

  1. Petite Robe Blanche

Stessa cosa del vestitino nero, ma in bianco.

  1. Vestito di lino

Il tessuto dell’estate è il lino (meglio se in colori naturali). Più è ampio, svolazzante e spiegazzato è, meglio è.

  1. Abito vintage

Fregatelo alla mamma, alla nonna, alla zia, ma il pezzo vintage ci vuole. Il vintage porta con sé un’allure di eleganza tale da non necessitare di altri accessori. Parla da sè. Il vestito vintage ha una storia.

  1. Abito fantasia

Anna Wintour è la portabandiera dell’abito a fantasia. L’editor in chief di Vogue USA è nota per la sua domanda “Where’s the color?”, quando le portano le anteprime dei servizi fotografici e vede troppo nero. L’abito fantasia, che sia geometrica, che sia floreale, dà una vivacizzata al nostro guardaroba, perfetto per spezzare gli outfit più seri e monotomi.

  1. Vestito da cerimonia

Uno (o due) ci vuole sempre. Lungo, sobrio, elegante. Questo vuol dire niente scollature scellerate, schiene nude da sirena, brillantini accecanti, colori fluo. Vesito da cerimonia e vestito da Barbie sono due cose estremamente diverse e, ahime, ogni matrimonio a cui partecipo, assisto a sfilate imbarazzanti che farebbero inorridire Enzo e Carla. No agli strascichi e se il vestito è scollato, abbiniamolo a una stola, un bolero o un foulard.

  1. Jumpsuit

Un nome per tutti: Missoni. L’abito tutina-pantalone è discreto ma originale, elegante senza essere pretenzioso. Con l’all-black non si sbaglia mai, ma anche a fantasia, con una trama knit, è un gioiellino.

  1. Bandage dress

I bandage dress sono il paradigma della self-confidence, e come dice la parola, fasciano il fisico lasciando poco o nulla all’immaginazione. Con un guardaroba superchic, almeno un abito che ci faccia sentire sexy e fierce, ci vuole e secondo me, il bandage dress ha tutti i numeri per far sentire ogni donna una superdonna. E in questo caso, via libera ai colori più intensi, come: rosso, blu elettrico, arancione, verde prato, viola… quando siamo sicure di noi, possiamo indossare qualunque colore.

E se non ci credete, guardate Liz Hurley: le basta un bandage dress e ferma il traffico.