C’è un profilo instagram ricco di foto bellissime, seguito da più di 14mila persone, che racconta una nicchia del turismo, soprattutto italiano, poco conosciuto, ma sempre molto anelato: il turismo religioso.

Sara Alessandrini è, come lei stessa si definisce, “un’entusiasta della vita”. Il suo bicchiere è sempre mezzo pieno e ama viaggiare. Nella sua scala dei valori c’è la fede in Dio. “Ebbene sì, sono una credente praticante (cosa non scontata al giorno d’oggi)!”.

Nella vita si occupa di digital marketing, lavora per diverse realtà aziendali su Roma e ha un blog di viaggi dedicato agli itinerari religiosi. Ha da poco scritto un libro dal titolo “Un’altra strada. I miei itinerari mariani in Italia” (ed. Il Timone, 160 pagine).

Mai come in questo momento, forse, al desiderio di tornare a viaggiare si affianca un bisogno nuovo di spiritualità, quiete, pace.

Proprio per questo abbiamo pensato di contattarla e rivolgerle qualche domanda.

Da quando e come mai hai iniziato ad appassionarti al turismo religioso? E’ diventato il tuo lavoro principale?

A 18 anni ho vissuto un’esperienza difficile che mi ha portato ad avvicinarmi molto a Dio. Ho iniziato a vedere la mia vita sotto un’ottica totalmente diversa. Mi chiedevo: “Chi è davvero Sara Alessandrini?”. Gli amici mi vedevano cambiata. Effettivamente, stavo iniziando un cammino di fede.

 Negli anni successivi ho viaggiato molto in Italia alla scoperta di chiese e santuari. E’ nata in me una profonda passione per tutto ciò che mi poteva avvicinare a Dio.

Mi sono laureata in scienze della comunicazione e ho preso una specializzazione in giornalismo. Il mio sogno era di unire la passione per la scrittura e l’amore per Dio attraverso la testimonianza.
Credo che oggi ci sia un grande bisogno di persone che possano testimoniare la fede attraverso la propria vita, con semplicità ma anche con coraggio. Così, quattro anni fa, è nato il  mio blog di viaggi dedicato agli itinerari religiosi.

Principalmente lavoro nel campo del digital marketing, ma il blog e soprattutto il lavoro sui social network mi portano via moltissimo tempo.

Domanda provocatoria: tra i tuoi “followers” ci sono solo donne di mezza età?!

Direi di no, mi seguono persone di tutte le età! A volte mi capita di essere contattata da persone “non credenti” che sono interessate ai miei itinerari dal punto di vista storico e culturale.

Cosa pensi sia fondamentale per “avvicinarsi” al turismo religioso?

Sicuramente avere fede aiuta molto! Aiuta a comprendere quello che vediamo, non solo sotto l’aspetto artistico e culturale, ma, anche, sotto l’aspetto spirituale e questo cambia tutto…

Qual è il santuario o il luogo spirituale più significativo per te tra quelli che hai visitato?

Assisi e Medjugorje sono i miei luoghi del cuore!
Assisi perché la mia vita è cambiata anche grazie a un frate francescano dell’ordine dei frati minori, Padre Ludovico Fazzone, che mi ha insegnato a mettere Dio al primo posto nella mia vita. Grazie a Padre Ludovico e ai pellegrinaggi che facevamo ad Assisi ho scoperto la figura di San Francesco e tutti i luoghi cari al “poverello di Assisi”. Ancora oggi, ogni volta che ho bisogno di risvegliare la mia fede, torno in questo posto meraviglioso.
Sono stata in pellegrinaggio a Medjugorje ben quattro volte. Ogni volta mi ha lasciato qualcosa di diverso. Sono tornata a casa cambiata, con più coraggio, con più fede, con più voglia di vivere. L’esperienza più bella è stata al Festival dei Giovani di Medjugorje. Consiglio a tutti di fare un’esperienza del genere.

Ritieni che ci sia stato qualche profondo cambiamento nel turismo religioso tra il periodo pre covid e adesso?

Senza dubbio tutto il settore turistico ha fortemente risentito del periodo covid. Ma bisogna dire che “proibire” alle persone di fare grandi viaggi, spostandosi per lunghe distanze, ha permesso a molti di riscoprire tutte le cose belle che ci sono “sotto casa”.
Io che vivo a Roma, per esempio, durante il periodo covid ho scoperto delle chiese e dei santuari meravigliosi che altrimenti non avrei mai visitato! Consiglio a tutti di organizzare un itinerario religioso nella propria città.

Ci dai qualche consiglio di viaggio per il nord, il centro e il sud Italia?!

Ci sarebbe da parlare per ore, ma cercherò di essere sintetica!
Se andate al nord non potete perdervi il Santuario della Madonna di Pietralba in Trentino.


Nell’Italia centrale consiglio di visitare il Santuario della Madonna Addolorata di Castelpetroso in Molise.

Al sud d’Italia il Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa.
Sono tutti luoghi meravigliosi sia dal punto di vista storico, artistico che dal punto di vista spirituale.

Progetti futuri?

Sto lavorando ad un itinerario religioso “alternativo”, mai percorso prima d’ora. Non posso dire altro per ora! Seguitemi e nei prossimi mesi vi svelerò tutto.

Se volete fare un “giro” nel blog di Sara Alessandrini, questo è l’indirizzo:

https://www.saralessandrini.it

Su instagram la trovate come @saralessandrini