
Le collezioni F/W ’25-’26 sono state presentate alla Milano Fashion Week. Collezioni interessanti ma anche “un corso e ricorso”. Diversi look sono tuttora attuali in diverse sfilate con piccole modifiche e/o reinterpretazioni in stile contemporaneo.
Molte celebrities in prima fila alle sfilate della MFW come Sarah Jessica Parker per Fendi con la sua iconica baguette. Naomi Campbell ha sfilato per l’anniversario di DSquared. Keira Knightley la mia testimonial preferita di Chanel era da Tods. Tanti altri nomi a dimostrazione dell’importanza a livello internazionale dell’artigianalità e la bellezza delle collezioni “Made in Italy”.
De Sarno per Gucci.
L’ultima collezione di Sabato De Sarno per Gucci non ha deluso. Siamo tutti in attesa dell’annuncio del nuovo direttore creativo nonostante è già diverso tempo che si vocifera il nome della Chiuri. De Sarno in questo breve periodo ha riportato il brand a un allure sofisticato che mancava da tempo. Abbiamo visto un target di pubblico più ricercato. Una collezione con riferimento al passato e il presente in cui il gioco dei colori è uno spunto interessante da applicare anche ai look del nostro guardaroba. Mi sono innamorata della tuta argento con la fibbia simbolo del brand, la gonna ricamata in arancio in abbinamento al twin set grigio e le borse da viaggio accessori dei tailleur maschili.
In questo gioco della moda l’unica certezza è che i brand si stanno indebolendo. Le collezioni stanno perdendo importanza da un cambio a un altro dei creativi. I brand di lusso dovrebbero presentare capi timeless da mantenere e far indossare anche ai nostri figli. Le borse gioiello Jackie create da De Sarno avranno ancora valore sul mercato? Ha creato linee di accessori che sanno dare valore e rifinire qualsiasi capo basic rendendolo unico.

Glenn Martens.
La collezione di Diesel è stata un epilogo strepitoso per Glenn Martens che sarà il nuovo direttore creativo di Maison Margiela. Ha catturato l’attenzione da subito anche grazie alle lenti a contatto sclerali che non so quanta possibilità di vedere abbiano dato alle modelle/i. Gli sguardi alieni, il sorriso dipinto sui volti di alcuni dei modelli e la scenografia creata da un tessuto effetto graffiti hanno enfatizzato una collezione di contrasti. Diversi tipi di tessuto dalla lana bouclé al plastificato a giochi di trasparenza per tagli dalla vita molto bassa a quelli asimmetrici e maxi vestiti a trapezio ma il cappotto over in piumino è in assoluto uno dei miei favoriti.
Una collezione colorata e audace per look adatti a qualsiasi ora del giorno. Un guardaroba completo con cui giocare per esprimere il proprio stile. Glenn Martens sta dimostrando che potrebbe essere un John Galliano in erba.
Moschino.
Adrian Appiolaza continua a entusiasmare nelle sue collezioni per Moschino. Creazioni divertenti e glamour. Cuciture a vista, i classici pois che non mancano mai insieme ai maxi cappelli orami accessorio ricorrente. Le borse sono uniche nel design come il fiasco di vino, la clutch con i nostri spaghetti e la busta delle classiche patatine. Borse uniche che mettono allegria a cui si è aggiunta una borsa più classica.
Una borsa in grigio da portare a mano o al polso col dettaglio della cinta a più giri per chiuderla. Nonostante sia una bags addicted ho apprezzato anche il sandalo rosso e il sabot nero entrambi con maxi fiocco. Mi è piaciuto il patchwork in cuoio con la scritta “in love we trust” applicato alla borsa e a diversi capi della collezione. La moda d’altra parte è amore per il bello che fa sorridere e migliorare il mood nei momenti di brutture.
Ferrari.
Rocco Iannone creativo del brand Ferrari si è fanno notare sempre più fino a questa collezione. Una collezione leggera e sensuale. Linee classiche riviste nel tailleur gessato e in quelli dal taglio assimentrico con gonne dallo spacco profondo in cui si intravede la fodera in rosso. Trasparenze, frangie in rosso, burgundy ormai colore protagonista in aggiunta al grigio. Completi semplici ma unici nella semplicità come la gonna nera in abbinamento alla felpa bianca con scarpa rosse e borsa burgundy.
MSGM.
Ho ancora una delle felpe di Massimo Giorgetti delle prime collezioni di MSGM. Una felpa bianca dalle maniche animalier con un tocco di giallo che continuo a indossare soprattutto con le gonne. D’altra parte il brand è caratterizzato dal colore e da accostamenti unici come pizzo e jersey felpa. Una moda da sempre comfy quando ancora questo termine non era così trendy. Mi sono piaciuti i cruissard ad altezza shorts e i pantaloni.

Fiorucci
Francesca Murri attuale direttore creativo di Fiorucci sta mantenendo i codici della storia del brand. Creatività e fantasia sono sempre stati la caratteristica di Fiorucci. Lo conosciamo soprattutto per aver introdotto i primi jeans seconda pelle che fasciavano la silhouette femminile grazie a un mix del denim con la lycra. La collezione è un ritorno agli anni ’90 in uno sfondo che riporta alle origini tra colori e immagini di famiglia.
Abiti spensierati come il mini dress con inserti di scatti polaroid e il vestito lungo aderente con l’immagine retrò di una piscina affacciata sull’oceano. Uno dei miei favoriti è il mini vestito nero lucido con un colletto destrutturato che è tutt’uno con la collana.
Prada.
Prada attualmente nell’occhio del ciclone per l’eventuale acquisto del brand Versace sta tornando al vecchio glamour. Abiti, gonne che ricordano lo stile di qualche tempo fa che è tuttora valido. La gonna verde a vita alta con il gioco delle pieghe in abbinamento alla camicia marrone è un esempio della reinterpretazione di una nuova femminilità di un bon ton contemporaneo. Sono da sempre innamorata degli accessori Prada e in particolare delle borse anni 2000. Le décolleté col fiocco e le borse dalla catena oro retrò sono un must have. Prada usa da sempre mix di pellami di tessuti unici grazie alla sperimentazione che la caratterizzano.
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