“Più fingevo di essere uno di loro, più diventavo violenta” dice così la giovane ragazza a cui viene dato l’ingrato compito di rivivere il trauma dell’interrogatorio da parte della milizia iraniana. Mon Pire Ennemi è una denuncia corale.

Il regista, Mehran Tamadon, veste i panni della vittima, mentre le vittime vere e proprie rivivono ciò che hanno vissuto, stavolta come carnefici. Aristotelico ed amletico, il documentario Mon pire ennemi non è solo un’indagine della violenza. Tamadon si chiede, per tutta la durata del film, se sia lecito o meno tornare in Europa con queste immagini mentre i suoi connazionali sono bloccati in un paese dove la libertà di parola non esiste più.

Sono proprio questi dubbi, queste incertezze morali a dare quella spinta in più ad un prodotto che al contempo denuncia e interroga.

Vediamo sullo schermo dei veri e propri eroi: Mojtaba, Amzeh e Zar. Dopo le torture fisiche e morali, riescono a ritrovare la forza per raccontare le loro esperienze. Ciò che più colpisce, però, è il meccanismo dell’immedesimazione. Una volta indossata la maschera del carnefice diventa difficile frenare gli impeti che essa comporta.

Il Film Vincitore a Villa Medici

Il regista ha presentato quest’opera al Festival di Film di Villa Medici, raccontando la sua esperienza al Festival di Berlino, dove non riusciva a trovare le parole per introdurre questo lavoro. “Mi sentivo uno scemo, non sapevo come parlarne”, ha ammesso. Le stesse titubanze le troviamo nel documentario – un approccio filosofico, il suo, che cerca un’etica che va ben oltre lo schermo.Film

Mon pire ennemi ha conquistato sia il pubblico sia i giurati, vincendo il premio Miglior Film al Festival di Villa Medici. A consegnarlo è stata Alice Diop che ha sottolineato la forza ed il coraggio di Tamadon nell’affrontare questo doloroso percorso. Niente musiche, solo dialoghi, in una ricerca di realtà che lascia attoniti gli spettatori. La presa di coscienza del regista ci fa riflettere al punto che, forse, il peggior nemico da combattere, si trova proprio dentro noi stessi.

Mahsa Amini è stata uccisa il 16 settembre del 2022 dalla polizia iraniana. Cogliamo l’occasione di questo film per ricordare le tante vittime del regime.