La 77° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia si è conclusa sabato 12 settembre, riservando alcune gradite sorprese.

Il Leone D’Oro al miglior film è andato a Chloé Zhao per il suo Nomadland, ispirato al racconto d’inchiesta della giornalista Jessica Bruder. Fern, la protagonista, interpretata da una perfetta Francis McDormand (anche produttrice della pellicola), dopo aver perso lavoro e marito inizia un vagabondaggio a bordo del suo camper per l’America occidentale vivendo come una nomade e raccontandone la difficile esistenza.
Il premio alla sceneggiatura è andato a Chaitanya Tamhane per The Discipline.

La Coppa Volpi invece se l’è aggiudicata l’attrice Vanessa Kirby con “Pieces of a woman” mentre quella per miglior attore è andata al nostro Pierfrancesco Favino con il film di Claudio Noce, Padrenostro.

Favino, che si è presentato sul red carpet con una bellissima donna d’eccezione, sua figlia più piccola Lea, ha detto che ricevere questo premio è la più grande e bella sorpresa della sua vita e un onore enorme. Ha condiviso il premio con Claudio Noce che, a suo dire, si è fidato prima dell’uomo che dell’attore.

Ha dedicato poi il premio a tutte le stelle che ancora nasceranno, ai milioni di schermi che ne accoglieranno la luce, al brillare degli occhi nel buio. Grandi parole di un grande attore di cui il nostro Paese deve andare orgoglioso.

Ma l’Italia ha intascato anche il Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura grazie a Pietro Castellitto con il film i Predatori che ritira il premio emozionato, riservando ai presenti in sala un bellissimo discorso di ringraziamento: dedica infatti il premio a chi non la pensa come me, perché soltanto legittimando chi non la pensa come noi riusciremo ad avere un nuovo scontro culturale.

Nonostante l’apprezzamento per Miss Marx e Notturno, queste pellicole italiane non portano a casa nulla. Soprattutto Notturno, per il quale forse ci sarebbe dovuto essere un premio a parte.

Questa edizione della Mostra del Cinema di Venezia verrà insomma ricordata per mascherine, distanziamento sul red carpet e pellicole che è doveroso andare a vedere in sala.

Italiane e non.