Il centro faunistico Il Pettirosso, con la collaborazione del comune di Modena, aprirà un’oasi per ospitare e curare gli orsi bruni in difficoltà. Sarà un’oasi di 14.000 metri quadrati di area videosorvegliata con doppia recinzione e  molto alta cosicché non possa essere scavalcata. Qui gli orsi potranno essere liberi ma al tempo stesso curati per tutto il tempo necessario per poi essere reinseriti nel loro ambiente naturale.

Una collaborazione importante quella tra il Comune di Modena e il centro de Il Pettirosso che vanta una certa esperienza nella salvaguardia e nella protezione degli animali selvatici, gestendo già da tempo l’oasi faunistica del parco Torrazzi, area boschiva di 30.000 metri quadrati che ospita caprioli, tartarughe, lepri e tanti altri piccoli e grandi animali salvati da incidenti o maltrattamenti, grazie anche all’aiuto della polizia e delle istituzioni.

Purtroppo questi animali, in particolare gli orsi bruni, vengono visti spesso come una minaccia e questo accade perché i territori in cui vivono, ben lontani da noi, non vengono spesso rispettati. Si è sentito anche parlare, troppe volte, dell’abbattimento di animali selvatici come soluzione, soluzione che mai dovrebbe essere presa in considerazione.

Dovete sapere che il centro di recupero de Il Pettirosso salva e riabilita più di 4.000 animali selvatici l’anno e il 70% di questi viene poi riportato nel proprio habitat naturale grazie ai volontari che lavorano ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette, finanziati solo con le donazioni.

Molti degli orsi che saranno ospitati nel centro faunistico arriveranno dall’est Europa, salvati dai circhi che li usano come attrazioni, tenendoli chiusi in gabbie nelle peggiori delle condizioni. Questi sono scempi che devono assolutamente avere fine!

Grazie ai volontari, ai centri come questi, si può fare davvero qualcosa di concreto per tutti gli esseri viventi che hanno il diritto di vivere con dignità, amore, libertà e rispetto.