Le Orchidee. Roberta Calandra scrive “LE ORCHIDEE”, pubblicato dalla casa editrice Puerto Seguro, un romanzo difficile ma intenso, raccontato con semplicità attraverso i punti di vista dei suoi personaggi.

Le orchidee.

Giudicare è semplice

La storia è un ritorno là dove ci sono aspetti della vita dei quali spesso sentiamo parlare e giudichiamo senza conoscerne a fondo le caratteristiche. Leggendo, inoltre, è impossibile non pensare alla penna di Marcel Proust, caustica ma dannatamente vera, capace di andare oltre in una società piena di stereotipi affrontando certi temi in modo limpido e senza remore.

Omosessualità, una normalità anomala.

È il tema della sessualità il fil rouge di queste pagine, che tra le righe emerge in modo sincero, autentico e mai volgare. “Le Orchidee” è una trilogia che assume le sfumature di un romanzo di formazione, dove i suoi protagonisti affrontano una vita che sembra sempre più una scoperta fantastica e tormentata al tempo stesso. Le vite dei personaggi, delineati dall’autrice, si scoprono legati da fili sottili invisibili ma forti come l’acciaio.

La vita come una pentola di decisioni.

Diana e Tommaso, anime gemelle per tanti aspetti, riflettono sulla loro vita domandandosi se le scelte compiute fino a quel momento siano state giuste oppure dettate dalle pulsioni o dalle circostanze. Più vanno avanti e più vediamo i protagonisti desiderosi di emergere in qualche modo. Ma la vita può ripartire anche dalle fondamenta. Vengono messi in discussione l’amore, la quotidianità, la qualità delle scelte. è il caso di Chiara che vuole comprendere se davvero ama la sua compagna o se invece, deve rimettere in gioco tutto perché una vita migliore l’aspetta da qualche parte. Oppure c’è Tommaso che, fin dalle prime righe, parla di essere padre nonostante la sua omosessualità. Condivide, pertanto, il desiderio di famiglia e quei desideri alla base di ogni uomo.

La ricerca del sé e del senso della vita.

Questo romanzo ci pone davanti agli occhi domande importanti, dalle quali spesso fuggiamo per paura o per mancanza di tempo. Ci fa riflettere su una società piena di persone e maschere diverse che, ogni giorno, incontriamo e con le quali ci relazioniamo. Ogni essere umano è un microcosmo a sé, speciale nella sua unicità, un’unicità che spesso non viene capita o viene giudicata secondo quegli stereotipi con i quali molti noi sono stati cresciuti. L’autrice racconta ciò che vede. La sua visione del mondo affronta una serie di temi che, ad un tratto, ci appaiono contradditori ma che, in realtà, rappresentano la vita di oggi con le sue fragilità e le certezze di ognuno di noi. È un mondo controverso quanto affascinante quello dipinto da Roberta Calandra, un viaggio nell’animo umano sempre in bilico fra realtà e sogno.

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