Beltane, una delle quattro feste pagane più importanti, vedeva i membri delle comunità riunirsi per celebrare il ritorno dell’estate, caratterizzata dalla celebrazione del ritorno della fertilità della terra.

La parola “Beltane” si traduce approssimativamente con “fuoco luminoso” ed è uno dei rituali pagani più importanti, che sopravvive ancora oggi come festa moderna e riguarda l’accensione del famoso e antichissimo falò di Beltane.

Nelle comunità antiche, tutti i focolari venivano spenti e veniva acceso un nuovo fuoco, che a sua volta veniva utilizzato per riaccendere i focolari nelle case. In questo modo, la comunità era riscaldata e protetta dallo stesso fuoco. La festa era anche permeata di rituali di corteggiamento e dalla celebrazione della fertilità.

Il fuoco, infatti, è da sempre considerato come purificatore e guaritore: anche i contadini conducevano il loro bestiame vicino alle fiamme come buon auspicio, prima di portarlo a lavorare nei campi.

Scacciare l’oscurità celebrando la luce.

Beltane era un momento per consacrare la Madre Terra, gli animali e l’uomo. Danzando attorno al fuoco si caricavano sia le “funzioni biologiche” connesse alla fertilità, sia le energie creative.

Annual fire festival on the historical centre of the island of Ireland: the Hill of Uisneach, County WestMeath. (Pics by Wikipedia)
I fuochi di Beltane.

I falò sono menzionati nella più antica letteratura irlandese e associati a eventi importanti della mitologia irlandese. Nota anche come Cétshamhain (‘primo dell’estate’), Beltane segnava l’inizio dell’estate ed era il momento in cui il bestiame era condotto ai pascoli estivi. Venivano eseguiti rituali per proteggere gli animali, le persone e i raccolti, e per favorirne la crescita.

Si accendevano falò speciali, le cui fiamme, fumo e cenere erano ritenuti dotati di poteri protettivi. Le persone e bestiame camminavano intorno o tra i falò e a volte saltavano sopra le fiamme o le braci. Questi raduni erano accompagnati da un banchetto, e parte del cibo e delle bevande veniva offerta agli dèi. Porte, finestre, stalle e bestiame erano decorati con i fiori gialli di maggio, forse perché il loro colore acceso evocava il fuoco.

In alcune zone dell’Irlanda, si creava un cespuglio di maggio: un ramo decorato con fiori, nastri, conchiglie colorate e giunchi. Si credeva che la rugiada di Beltane donasse bellezza e mantenesse la giovinezza. Molte di queste usanze facevano parte delle feste del Primo Maggio o di Mezzestate in Gran Bretagna e in alcune zone dell’Europa centrale.

Il festival moderno.

Il moderno Beltane Fire Festival si ispira all’antica festa gaelica, che iniziava la sera prima del primo maggio e segnava l’inizio dell’estate. Il festival moderno è nato nel 1988 da un gruppo di appassionati, tra cui i membri del collettivo musicale Test Dept, con il supporto accademico della School of Scottish Studies dell’Università di Edimburgo. E da allora, il festival è cresciuto. Oggi coinvolge oltre trecento persone, tra collaboratori e artisti volontari.

Si svolge a Calton Hill e consiste in una processione che parte dal cosiddetto Monumento Nazionale (noto ai Beltaner come Acropoli) e procede in senso antiorario lungo un percorso prestabilito. La processione è animata dal ritmo dei tamburi che invitano l’estate ad arrivare presto.

Sebbene il festival attinga a una varietà di influenze storiche, mitologiche e letterarie, gli organizzatori non vogliono che sia nient’altro che una moderna celebrazione di Beltane, precisano sul loro sito:

Lo scopo del festival non è ricreare antiche usanze, ma di proseguire nello spirito degli antichi antenati e creare un nostro legame con i cicli della natura.

Beltane.org

Per conoscere la storia di Beltane sia come tradizione storica che come festival, leggere questa pagina: Beltane.org

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