Ape Bianca di Valentina Villani (Adiaphora)
“Un silenzio pieno di vita mi avvolge.”
Una discesa negli antri più bui del dolore, uno scorcio della vista più bella a cui l’anima può affacciarsi in una vita. Queste esperienze così lontane l’una dall’altra, si sfiorano in questo libro che narra, con potenza di linguaggio, la brutalità del dolore che si prova a veder morire il propio genitore; e la felicità che s’insinua anche nelle pareti più laterali del cuore, quando si scopre che una nuova vita cresce in te.
L’autrice di questo romanzo, non si tira indietro mai e ci racconta, come se parlasse direttamente con la madre scomparsa, tutta la sua esperienza e la sua forza. Una forza nata dal dolore più crudele – quello del lutto – i ricordi che riportano a galla la vita passata e che dimostrano quanto l’amore tra madri e figli sia inscindibile, nonostante le curve a gomito che a volte questi rapporti devono percorrere per poter crescere e fondersi diventando sempre più forti. Più forti persino della morte, che ha strappato Fiammetta alle cure di sua figlia, ai suoi nipoti, alla sua famiglia, alla sua arte. Un dolore sordo e cocente che stritola l’anima e spinge il corpo a non deteriorarsi fino alle ossa, anche se devastato da un dilaniante senso d’oppressione e di solitudine, accompagna le pagine di questo racconto, da cui se ne esce con la consapevolezza che il dolore è una parte della nostra crescita umana e va sempre affrontato e capito.
Lasciar andare questo dolore, viverlo e metabolizzarlo sono gli elementi fondamentali per rinascere e ricominciare dalle lacrime, per capire che la vita è piena di capitoli da concludere, esperienze da vivere e amori da non dimenticare, fino alla voglia di ricominciare a sorridere.
Fiammetta muore, sua nipote s’affaccia alla vita. Due risvolti della stessa medaglia che permettono all’autrice di trovare nuovo spazio nel proprio vivere per provare di nuovo serenità e voglia di non mollare.
Come una nave nel mare in burrasca, la malattia della madre porta l’autrice a vivere in perenne bilico tra emozioni contrastanti e il destino che ha già segnato la via. La morte e il dolore che ne derivano l’allontaneranno ancora di più da un porto sicuro, da un attracco. Ma saranno proprio l’Amore e i ricordi che la legheranno per sempre alla madre a donare la forza necessaria per rimettersi in rotta e riportarla a vivere con forza il futuro che l’attende.
Un libro che lascia il segno e non s’accontenta di raccontare il proprio vissuto, ma si spinge fino alle porte del cuore del lettore, e preparatevi perché non vi lascerà indifferenti.
Mirtilla Amelia Malcontenta
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