
“Ascolta… la senti? La musica!
Io la sento dappertutto: nel vento, nell’aria, nella luce…
è intorno a noi, non bisogna fare altro che aprire l’anima, non bisogna fare altro che ascoltare!”
Freddy Highmore, tratto dal film LA MUSICA NEL CUORE
È proprio vero: la musica ci accompagna sempre e da sempre!
Basti pensare all’importanza che ha ancor prima di venire al mondo, quando i piccoli sono nella pancia e si muovono percependo i primi suoni emessi dalla voce della loro mamma e a come sia importante far ascoltare loro la musica. Ricordo con affetto e anche un po’ di malinconia questi momenti; non appena mettevo le cuffiette e facevo partire la musica mi sentivo ancora più in simbiosi con le piccole creature che crescevano in me.
Capita un po’ a tutti di avere una canzone nella testa e canticchiarla durante la giornata e, se ci pensate attentamente, non è mai una canzone a caso. Ogni melodia che ascoltiamo alla radio mentre stiamo facendo le pulizie in casa, quando siamo in macchina o mentre stiamo lavorando, inevitabilmente ci fa pensare.
Ci sono momenti in cui ci sentiamo tristi e magari ascoltiamo una particolare canzone e la scegliamo proprio perché rappresenta in modo perfetto questo stato d’animo. Lo stesso quando siamo felici e pieni di vita e cambiamo continuamente stazione radio, fermandoci solo quando abbiamo trovato la canzone giusta, la canzone che esprime perfettamente l’euforia del momento.
Tante volte, invece, siamo stanchi e svogliati, ma non appena ascoltiamo la musica giusta ci sentiamo subito un po’ meglio e pensieri positivi cominciano a navigare nella nostra testa.
Con questo voglio dire che, qualunque sia il nostro stato d’animo, la musica, anche semplicemente quella che canticchiamo nella nostra mente, può farci solo che bene.
Anche nelle culture antiche la musica era un mezzo di elevazione spirituale e aiutava i popoli nella meditazione.
Uno studio della Kaoshiung Medical University mostra come la musica classica possa ridurre gravi patologie come, ad esempio, le crisi epilettiche. Poi ancora la Medicina Tradizionale Cinese, che ritiene possa essere un vero aiuto se utilizzata come strumento di guarigione per un malato affiancata alle poco piacevoli terapie.
Un’altra interessante curiosità arriva dalla rivista Nature che parla di uno studio riguardante la NETWORK SCIENCE (scienza che si occupa delle reti di comunicazioni comprese quelle neurali) che ha provato a fotografare cosa succede nel cervello durante l’ascolto di un brano musicale compiuto al soggetto dell’esperimento. Ne è emerso che uno dei più importanti circuiti del cervello (default mode) si è comportato in modo da potenziare al massimo la sua connettività. Questo default mode mette in contatto i pensieri appena sorti con quelli già residenti nel cervello e la musica non fa altro che accenderlo come una lampadina non appena si schiaccia l’interruttore.
Ascoltare musica fa bene a tutte le età, ma specialmente ai bambini nella fase della loro crescita e questo perché sviluppa le capacità di ascolto, le idee, le emozioni, l’immaginazione e le capacità comunicative.
Viviamo e affrontiamo le gioie, i dolori, le difficoltà e tutte quelle situazioni che ci accompagnano ogni giorno al meglio che possiamo ma, soprattutto, viviamole a Tempo di musica.
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