George Orwell, un romanziere e critico che andò contro i regimi totalitari, che immaginò una società futura controllata, osservata continuamente nella quale non si potevano esprimere sentimenti di nessun genere: il grande fratello ti osserva.
Il nome originario di George Orwell era Eric Arthur Blair (nato il 25 giugno 193 a Motihari, in India, morto il 21 gennaio 1950 a Londra). Fu un romanziere, saggista, giornalista, attivista e critico letterario inglese. Il cognome Orwell apparve nel suo primo libro “Senza un soldo a Parigi e Londra”, derivato dal bellissimo e omonimo fiume in East Anglia. Il suo nome d’arte diventò così noto che solo alcuni amici lo chiamavano ancora Eric Blair.
La modifica del nome derivò anche da un profondo mutamento interiore; passò dall’essere il pilastro della struttura imperiale britannica a un letterario e politico ribelle. Visse in condizioni economiche modeste; suo padre lavorava in India come funzionario amministrativo dell’Impero britannico mentre sua madre, di origini francesi, era figlia di uno sfortunato mercante. Facevano parte della società medio-bassa che Orwell chiamò nobiltà senza terra. Tornato con la famiglia in Inghilterra, fu mandato in un collegio sulla costa del Sussex nel 1911 dove si distinse per la sua intelligenza. Era un ragazzo eccentrico, introverso e cupo. Frequentò due delle principali scuole inglesi, Wellington ed Eton, dove vinse delle borse di studio. Uno dei suoi maestri era Aldous Huxley. Non si iscrisse all’Università, seguì la tradizione familiare. Nel 1922 divenne sostituto sovrintendente distrettuale della polizia imperiale indiana, prestò servizio in diverse stazioni del paese.
La sua opera di scrittore, basata su esperienze personali, si divide in tre parti: la lotta contro l’imperialismo inglese, il sostegno al socialismo democratico e la lotta finale contro i totalitarismi nazisti e stalinisti.
Nel 1928 partì per Parigi; voleva osservare i bassifondi delle grandi metropoli europee- Qui iniziò a scrivere e a lavorare per alcuni ristoranti, fece lavori umilissimi che continuerà anche a Londra. Queste esperienze gli diedero materiale per il suo primo libro “Senza un soldo a Parigi e Londra”, pubblicato nel 1933 dove affrontò il tema della povertà. Iniziò a sviluppare un interesse per il socialismo e per le condizioni di vita delle classi operaie.
Nel 1932 accettò un lavoro di insegnante e iniziò con suoi testi uno studio critico della borghesia inglese contemporanea e dei suoi valori. Nel libro “La strada di Wigan Pier” riportò i risultati dell’indagine sulle condizioni di vita dei minatori, degli operai delle fabbriche e dei disoccupati nelle regioni del nord dell’Inghilterra nel periodo della depressione economica.
Nel 1936 partecipò alla guerra civile spagnola, fece parte del Partito Operaio di Unificazione Marxista (POUM) contro il dittatore Francisco Franco. Fu ferito, tornò in Inghilterra dove scrisse nel 1938 “Omaggio alla Catalogna”. Voleva prendere parte anche alla seconda guerra mondiale ma fu respinto per motivi di salute.
Nel 1941 iniziò a collaborare con la BBC trasmettendo programmi culturali e politici per l’India, diventò editore per il Tribune , un giornale di orientamento socialista, contemporaneamente scrisse una delle sue opere più importanti “La fattoria degli animali”, una satira sulla Rivoluzione Russa e di tutte le dittature. Orwell critica la rivoluzione, l’avidità e l’indifferenza dei leader delle rivoluzioni.
Malato di tubercolosi morì nel 1950, poco dopo aver pubblicato la sua opera più famosa Nineteen Eighty-Four (1984), per il cedimento di un’arteria polmonare.
1984 è un romanzo in cui si descrive un mondo futuro sottomesso a un governo tirannico, guidato dal Grande Fratello (Big Brother) che controlla la popolazione con microfoni e telecamere. Oggi questo romanzo e l’immagine del Grande Fratello sono il simbolo dell’uomo moderno schiavo dei mass media.
1984 è il romanzo più conosciuto di George Orwell. Da cosa deriva il titolo? Dall’anno in cui fu scritta l’opera. Orwell ha semplicemente invertito gli ultimi due numeri per darle il titolo. La storia è ambientata nell’Inghilterra del futuro, dove regna il regime totalitario. Il mondo è diviso in tre grandi stati: Oceania, Estasia ed Eurasia che combattono continue lotte tra di loro.
In Oceania si trova la Gran Bretagna e Londra è la capitale. Il “The Party”, un partito unico governa l’Oceania, guidato dal Grande Fratello, un personaggio che nessuno ha mai visto ma il suo poster che raffigura un uomo simile a Hitler e Stalin è affisso negli edifici e strade del paese. In ogni manifesto c’è una didascalia : il Grande Fratello Ti Guarda. Tutti i cittadini sono sorvegliati con microfoni, telecamere, con questi mezzi il Partito diffonde il suo pensiero e manipola la mente della popolazione attraverso il Ministero della Verità.
E’ stata creata una nuova lingua chiamata Newspeak, con lessico limitato per impedire alla popolazione di esprimere le proprie opinioni, ogni forma di ribellione è punita con la prigione e la tortura. Il protagonista è Winston Smith, un giornalista e scrittore che lavora per il Ministero della Verità che deve riscrivere vecchi articoli di giornale per modificare la storia in modo da rispondere alle esigenze del governo. Ben presto si ribella contro il regime, inizia a scrivere un diario in cui racconta tutto ciò che accade e vuole capire cosa succede nel mondo.
Il protagonista inizia una relazione proibita con Julia Vengono successivamente arrestati e sottoposti a terapia riabilitativa, con torture fisiche e mentali fino a rinnegare i loro ideali e confessare le loro colpe. Winston diventa un automa, non ha più emozioni e volontà, adora il Grande Fratello.
In 1984 Orwell attacca i regimi totalitari che avevano caratterizzato gli anni ‘30 e ‘40 del XX secolo e vuole informare i lettori sulle conseguenze di questa oppressione sulla società futura. Descrive nel romanzo un mondo futuro immaginario dove sarà difficile per l’individuo mantenere la propria identità e i propri valori come la libertà e la verità in una società dove i governi controllano la gente con i media e la polizia. Tutti devono essere uguali, non devono avere emozioni e sentimenti come l’amore, l’amicizia, la generosità.
Il Bipensiero è un altro strumento di controllo, cioè la capacità di sostenere due idee contrastanti contemporaneamente, questo permette al Partito di cancellare il passato , la coscienza e la razionalità degli uomini. Il protagonista,Winston Smith, è l’ultimo uomo che crede nei valori umani.
L’osservazione di Orwell sul totalitarismo e sui suoi potenziali pericoli ha suscitato una profonda riflessione nei suoi lettori successivi e contemporanei.
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