La castagna è il simbolo dell’autunno, con il suo colore marrone e il suo inconfondibile profumo quando viene arrostita. Oltre ad essere salutare per il nostro corpo è avvolta da molte leggende.

La castagna è un frutto ricco di magnesio e manganese. Consumata al mattino aiuta a combattere la stanchezza autunnale. La castagna è ricca di carboidrati, aminoacidi, sali, vitamine. La farina di castagna lavorata può essere usata per produrre un buon sostituto del pane integrale.

Se consumata con frutta acida, proteine animali, pane, zucchero e vino può dare acidità di stomaco e favorire fermentazione.

La castagna aiuta a creare anticorpi per proteggere dalle influenze stagionali e tonificare i muscoli.

Con l’acqua di cottura delle castagne si possono risciacquare i capelli per mettere in risalto i riflessi dei capelli biondi.

Se si fanno bollire le castagne per venti minuti, in due litri di acqua, con foglie e ricci, si ottiene un infuso ottimo per il bagno che, fatto due volte alla settimana, rinforza le ossa ed è una buona cura per i reumatismi.

Scopriamo alcune leggende sulla castagna.

L’albero di castagne e la famiglia dei ricci

In un bosco di montagna, accanto a un grande albero pieno di castagne, viveva una famiglia di ricci formata da mamma, papà e i loro piccoli. Ogni giorno un gruppo di scoiattoli super affamati si avvicinava all’albero per mangiarne i suoi frutti. Un giorno la famiglia dei ricci decise di fare una piacevole passeggiata nel bosco e iniziò a sentire molte lamentele.

Si avvicinò al grande albero per scoprire cosa stesse accadendo. La famiglia scoprì che le castagne si lamentavano perché gli scoiattoli dispettosi le mangiavano. Insieme decisero di attuare un piano, al momento dell’arrivo degli scoiattoli, le castagne si dovevano nascondere dentro ai ricci.

Così fecero le castagne, e all’arrivo dei piccoli roditori, questi ultimi si punsero, e da quel giorno non si avvicinarono più alle castagne. Le castagne mantennero per proteggersi il loro riccio.

La leggenda di Sant’Antonio

Molto tempo fa, in Val Misano, viveva una povera donna che non sapeva come dar da mangiare ai propri figli. Nel giorno di Sant’Antonio, vedendoli soffrire molto la fame, prese una pentola, la riempì di sassi e la mise sul fuoco, facendo credere che fossero delle castagne.

L’acqua iniziò a bollire e la donna, sperando che i figli si addormentassero e di seguito dimenticassero di aver fame, iniziò a giocare con loro. I figli però continuavano a chiedere se le castagne fossero pronte. La povera donna, non sapendo più come trattenerli, iniziò a dire la verità.

Prese la pentola dal fuoco, la mise a terra, ma con gran stupore e insieme ai figli vide che i sassi si erano trasformati in castagne.

La leggenda della castagna e della sua apertura a croce

In un piccolo paese, in alta montagna, gli abitanti non avendo più da mangiare, iniziarono a pregare Dio che li aiutasse a dar loro qualcosa da mangiare.

Dio accolse le loro preghiere ed ebbero in dono una pianta di castagno per poter raccogliere i buonissimi frutti.

Il Diavolo, per impedire alla gente di raccogliere le castagne, le avvolse in gusci spinosi. Gli abitanti invocarono di nuovo Dio, che li aiutasse. Dio scese in mezzo a loro, fece il segno della croce. I gusci spinosi da quel giorno si aprono e si dischiudono a croce.

Il castagno dei cento cavalli

La Regina Giovanna I d’Aragona, con cento cavalieri, dame e cavalli, durante una battuta di caccia, fu sorpresa da un bruttissimo temporale. Si ripararono sotto i rami di un castagno plurimillenario, che sorge su un terreno nel Parco dell’Etna, nel comune di Sant’Alfio. Il temporale continuò fino a sera. La regina passò tutta la notte sotto le fronde dell’albero, in compagnia di più amanti, scelti fra i suoi cavalieri.

Per questo motivo l’albero viene ricordato come il “castagno dei cento cavalli”.

Il castagno più antico d’Europa, la sua età è stimata tra i due e i quattro mila anni di vita, e più grande d’Italia, misura 22 m di circonferenza per 22 m d’altezza. Nel 1965 l’albero fu espropriato e dichiarato monumento nazionale.

Deliziamoci con la castagna, questo frutto leggendario e ricco di effetti benefici.