Chi è e cosa fa un agente letterario? Domande che abbiamo girato a una delle più quotate agenti letterarie del momento: Alessandra Bazardi.
Incontriamo l’agente letterario Alessandra Bazardi in procinto di recarsi a Torino per il Salone del Libro. Alessandra rappresenta in pieno l’empowerment femminile con la sua grinta, la sua ricerca del talento e la professionalità che da sempre la contraddistingue. Il suo curriculum parla per lei. Giornalista, direttrice di prestigiose collane e direttore editoriale per le maggiori case editrici italiane, ma anche e soprattutto riconosciuta e stimata agente letterario. Tantissimi sono gli autori che si affidano a lei per essere rappresentati al meglio presso tutti gli editori non solo italiani.
Alessandra, con il tuo lavoro di agente letterario rappresenti e sostieni tu stessa l’empowerment femminile. Come ti rapporti con il talento?
Costruire un progetto che poi trova consenso del pubblico ti fa capire che sei sulla strada giusta. Per il mio background lavorativo, avendo lavorato nel mondo del rosa e della narrativa al femminile per oltre 20 anni ho “scoperto” statisticamente più talenti femminili. Alcune oggi sono tra le penne più apprezzate della narrativa. Questo mi può solo far piacere perché io credo molto nelle potenzialità delle donne. Lei carissima Cinzia Giorgio è un esempio della creatività e bravura al femminile (e sa che io nutro una grande stima). Ho anche autori soprattutto nel genere noir e thriller su cui ho puntato e che stanno crescendo. Se parliamo poi del talento Made in Italy se possibile va esportato.
Scoprire un talento attraverso il lavoro di scouting è la parte più emozionante del mio lavoro. Leggere un manoscritto che può incuriosire un editor, trasmettere emozioni ai lettori e avere le potenzialità per arrivare sullo scaffale è pura arte.
Raccontaci una tua giornata tipo
“Confusa e felice” cantava Carmen Consoli. Quando lavoravo in casa editrice, passavo da una riunione all’altra. Spesso avevo conference in inglese e partecipavo a meeting e a eventi che mi portavano in giro per l’Italia o all’estero. Spesso avevo la fila delle persone fuori che mi esponevano i loro problemi mentre con una mano tenevo il telefono e con l’altra firmavo un “visto si stampi”. Mi riducevo a smaltire il resto delle urgenze in treno o la sera a casa. E ovviamente nei week end. Quindi la giornata caotica non mi spaventa! Pensavo che lavorando come consulente la situazione migliorasse. Effettivamente per certi aspetti è vero, ma ormai tra telefono, what app, sociale mail programmare una giornata è faticoso. Persevero con la mia “To do list” in cui pianifico le telefonate agli autori o editor e poi cerco di adeguare il resto. Dedico parecchie ore alle letture/scouting e ai lavori di editing, ma cerco sempre di trovare il tempo per gli autori. Perché altrimenti vanno in crisi e si sentono abbandonati.
Che rapporto hai con le case editrici e come sono cambiate nel post pandemia?
Ho rapporti con quasi tutte le case editrici grandi medie e piccole, con alcune ho contatti personali e più stretti anche perché alcune/i editor erano mie/i colleghe o mie/i competitor, ma in generale quando prendo in carico un’opera sono in grado di presentarla a tutte le case editrici, ovviamente a seconda del genere e del catalogo che pubblicano.
È innegabile che la pandemia abbia cambiato gli equilibri, le priorità e anche le modalità di contatto con gli editori. Nel caso di autori affermati o già pubblicati non vedo grandi novità, a meno che il nuovo progetto non convinca o ci siano problemi contingenti, si prosegue; ma per gli esordienti ed emergenti è ancora più difficile convincere ad acquistare, proprio perché il conto economico sul titolo e l’impegno commerciale a supporto dell’autore devonoquadrare. E su questo le case editrici sono attentissime. Quindi la selezione è ancora più severa. Ma è questa la grande sfida: dare sempre originalità e qualità. Essere competitivi. E poi ogni titolo ha una sua storia, mai pensare di averlo già venduto o al contrario di non riuscire a farlo!
Dal punto di vista dei rapporti tra gli agenti e gli editor, un tempo si frequentavano le redazioni con tanto di chiacchiere e caffè, oggi vanno di moda le call su meet in una redazione virtuale, più asettica ma sempre molto efficiente e affascinante. Anche se il peggio sembra alle spalle!
Sono in partenza per Torino, oggi inizia il Salone del libro e dopo due anni torno al Right Centre con tanti appuntamentie una pila di trame da proporre. Poveri editor, scappate, la Bazardi sta arrivando! Battute a parte, è un ritorno alla normalità fantastico!
Qual è il consiglio che dai sempre ai tuoi autori?
Ai miei autori suggerisco sempre di credere nel proprio talento e di non arrendersi, di lavorare su se stessi con umiltà, accettare le critiche, ma soprattutto di “leggere leggere leggere”. Il principale consiglio però è: “Non avere fretta”. Gli editor sono sepolti dai manoscritti che ricevono! Per 23 anni sono stata dall’altra parte, quella degli editor e case editrici quindi so benissimo come lavorano cosa cercano e cosa li infastidisce. Infine chiedo serietà e rispetto nel porsi soprattutto quando nella fase dei contratti, mi piace ottenere il massimo delle condizioni ma senza strafare, perché è il tempo che poi darà i giusti riconoscimenti.
Come può contattarti un autore e cosa deve inviarti?
Si può inviare una mail a info@alessandrabazardi.com o contattarmi sulle pagine social (Fb e IG) dell’agenzia Alessandra Bazardi Literary Agency. Sul sito alessandrabazardi.com (attualmente in aggiornamento, ma sarà pronto a breve) si trovano tutti i servizi che l’agenzia offre: schede di lettura, scouting, editing, traduzioni, progetti digitali etc. Solitamente faccio una valutazione di un testo (a pagamento) prima di decidere se rappresentare un autore, proprio perché la fase iniziale è fondamentale e la selezione va fatta da subito. Non amo bocciare e tarpare le ali, se posso preferisco lavorare sul buono che trovo nelle proposte, ma gli autori devono essere disposti a seguirmi. E a sopportarmi con tutti i miei pregi e difetti!
There is 1 comment on this post
Comments are closed.