L'amore imperfetto #20 - Pink Magazine Italia

L’amore imperfetto. La conoscenza di un altro è un percorso

che ha un inizio ma non conosce fine… (cit.)

Ricominciare da zero?

Dopo quella serie di messaggi, il rapporto tra Lara e Marco sembrò tornare come prima. Era come se quella crepa che si era improvvisamente creata fosse scomparsa, come se non si fosse mai creata. Questa cosa tranquillizzò Lara sul fatto che, probabilmente, aveva fatto bene a rispondere a Marco e a non lasciarsi sopraffare dal suo orgoglio. In altre occasioni avrebbe risposto, ma in modo definitivo. Avrebbe chiuso come nel tennis: game, set, match! Eppure, stavolta, qualcosa dentro di lei le aveva impedito di farlo e, anche se le sembrava un modo di mostrarsi debole, aveva acconsentito a seguire quella sensazione.

Prossimo incontro

I giorni seguenti furono una scoperta continua l’uno dell’altro. Ogni momento libero si traduceva in un messaggio, una chiamata veloce: si sentivano spesso e ogni occasione era un modo per raccontare come stava procedendo la giornata e gli impegni nei giorni successivi. Ogni giorno che passava, Marco e Lara scoprivano qualcosa in più l’uno dell’altro e ciò che vedevano l’uno nell’altro sembrava si muovesse in senso positivo. Eppure sia lui che Lara sapevano bene, avendone parlato, che a volte non basta una vita per conoscere una persona e questo Lara, in particolare, lo sapeva bene. Era stato ciò che aveva scoperto su suo padre dopo la sua morte a farle comprendere questo; nonostante il grande amore che aveva verso di lei, la sincerità gli aveva fatto difetto e lei, con grande dispiacere, aveva scoperto cose che mai avrebbe immaginato. Ma nel profondo lei, e di questo ne era certa, sapeva la gente era buona: era solo la società a trasformare il loro animo dove il materialismo e l’apparenza ormai dilagavano senza pietà. Due parole chiave per sopravvivere a una vera e propria giungla.

Il secondo incontro

Il sabato successivo arrivò velocemente ma né lei e né Marco avevano parlato di un eventuale secondo incontro. Il sabato mattina, come di consueto, passarono del tempo a messaggiare e Lara non sapeva se toccare l’argomento o meno. Magari Marco aveva cambiato idea sul rivedersi e non sapeva come dirglielo. Così, ad un tratto, prima di andare al lavoro, gli scrisse sulla possibilità di vedersi temendo che il suo pensiero diventasse realtà; invece, con grande stupore, scoprì che per Marco era scontato che si sarebbero rivisti quella sera. Si accordarono per l’orario e decisero di incontrarsi nello stesso posto per comodità. Per tutto il pomeriggio, mentre faceva lezione, non smetteva di pensare a cosa avrebbe indossato: un outfit semplice oppure uno più audace ma meno nelle sue corde? Da sempre Lara amava vestirsi comoda ed in modo semplice perché si sentiva molto in imbarazzo quando veniva osservata e a lei, a dirla tutta, non piaceva essere al centro dell’attenzione. Le sue studentesse, che le volevano molto bene, avevano intuito che la sua mente viaggiava per altre mete e le chiesero cosa avesse.

La scelta dell’outfit

Per la prima volta, confidò loro che aveva conosciuto questo ragazzo e che avevano un appuntamento la sera. Le ragazze fecero gridolini di felicità e l’abbracciarono dopo averle fatto il terzo grado su di lui tanto che una di loro esclamò:

“ Se ti fa soffrire lo sopprimiamo, avvisalo!”

Lara non poté fare a meno di ridere per poi venire assalita da consigli sull’outfit ideale. I consigli si sprecavano: trucco e parrucco era campo loro. A scuola non erano dei geni ma quello era il loro territorio, bisognava ammetterlo. E quei consigli furono seguiti. Lara, con un top, pantaloncini e stivali alti sembrava un’altra persona tanto da lasciare senza parole sua cugina e sua zia. Ora doveva stupire solo Marco.

L’amore imperfetto. L’amore è fatto anche di stupore, di scoperta e di cose mai immaginate. (Cit.)