Da quando ha imparato a leggere, i libri sono diventati i compagni più cari di Francesca Tamburini. Sogna da sempre di fare la scrittrice e passa ore e ore a inventare storie e a riempire i quaderni di parole. Oggi condivide la passione per la lettura e per la scrittura sui social, dov’è conosciuta principalmente per essere un’introversa lettrice che non esce di casa neanche sotto tortura.
Francesca Tamburini, iniziamo dal libro appena uscito: Il custode (edizioni Sperling & Kupfer). Come nasce l’idea di questo romanzo?
Il custode nasce dalla voglia di parlare di temi profondamente attuali, primo fra tutti l’accettazione della diversità, della propria e di quella altrui. Volevo dare a chi, come me, si è sempre sentito solo e fuori posto, un luogo sicuro in cui rifugiarsi e sentirsi accolto e compreso.
Il genere di riferimento del tuo romanzo è il fantasy. Come mai hai scelto proprio questa tipologia di narrazione.
Leggo qualsiasi cosa, ma il fantasy è il mio genere del cuore. Ho sempre scritto racconti e romanzi fantasy, sin da quando ero bambina. Trovo sia un modo alternativo per raccontare problemi e tematiche attuali del nostro mondo, “nascondendoli” in un universo fantastico.
Leggere e scrivere, due attività sempre più legate e quasi ormai l’una la conseguenza dell’altra. Che cosa ti ha spinto a non rimanere “solo” un’introversa lettrice?
Ho sempre sentito il bisogno di raccontare storie. Quando ancora non sapevo leggere, disegnavo strisce di fumetti. Quando ho imparato a leggere, ho deciso che avrei fatto la scrittrice. E quando ho imparato a scrivere, non ho più smesso.
Nel tuo romanzo la magia è quasi del tutto solo al femminile, dando così un potere alle donne che spesso nel mondo reale è precluso o comunque fortemente limitato e circoscritto. Che cosa comporterebbe un mondo più al femminile e meno testosteronico.
Me lo chiedo spesso. Non credo di avere una risposta. Io immagino un mondo più pacifico, con meno aggressività e meno conflitti. I bambini (maschi) crescono giocando a fare la guerra, e quando diventano grandi la vogliono fare davvero.
Il custode è il tuo romanzo d’esordio, ma hai già un nutrito seguito grazie ai tuoi canali social. Chi sono i followers di Francesca Tamburini?
Lettori introversi come me, per lo più. Tanti adolescenti in cerca del proprio posto nel mondo, che divorano libri e sognano un futuro migliore di quello che al momento vediamo davanti a noi. Sono fantastici.
Come hai iniziato la tua avventura social? E perché?
Ho iniziato sui social ormai sette anni fa, partendo da Youtube. Proprio per la mia indole introversa, avevo pochi amici e mi sentivo profondamente incompresa, e avevo voglia di condividere me stessa con qualcuno che potesse capirmi. Inoltre, sono sempre stata molto creativa e sentivo il bisogno di sfogare questa creatività in qualche modo. Volevo raccontare storie, ecco, anche in questo caso.
Quanto ti assomigliano i tuoi followers?
Molto! Come dicevo prima, la maggior parte sono lettori o introversi o entrambe le cose. Ci capiamo, insomma, e trovo che sia una cosa bellissima!
Molto spesso i canali social sono associati a qualcosa di negativo e altamente deviante soprattutto per le giovani generazioni, eppure i booktoker sono sempre più seguiti soprattutto dagli adolescenti. Come te lo spieghi?
I social di per sé non sono negativi né devianti. Vanno usati con accortezza, certo, senza perdere di vista la realtà e passandoci il giusto tempo, ma io li trovo un ottimo mezzo per condividere se stessi e per trovare persone affini. Booktok è la dimostrazione di come i social possano portare a qualcosa di buono, in questo caso alla divulgazione della letteratura e al ritorno della lettura, che tra film e serie tv si era un po’ persa.
L’Italia è un Paese in cui la lettura sembra patrimonio di pochi e quasi sempre gli stessi. A tuo avviso le nuove generazioni invertiranno questo trend negativo?
Lo spero! Penso ci stiano già provando, condividendo i libri sui social e formando community di nuovi lettori.
A quando il tuo prossimo libro? Possiamo avere qualche piccola anticipazione?
“A quando” è un’ottima domanda per la quale purtroppo non ho una risposta! Al momento sto lavorando al seguito di Il Custode, dove chi ha amato il primo potrà ritrovare tutti (o quasi) i suoi personaggi preferiti. Spero di poter dare presto qualche buona notizia a riguardo.
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