Harriet Martineau è stata un’importante scrittrice, giornalista, filosofa e sociologa inglese. È stata una figura influente che si è battuta per i diritti delle donne, l’abolizione della schiavitù e la giustizia sociale. Pubblicata postuma, esiste di lei anche un’autobiografia.
Primi anni di vita e il lavoro da giornalista di Harriet Martineau.
Harriet Martineau è nata da una famiglia medio-borghese nel 1802 a Norwich, in Inghilterra ed è stata la prima giornalista che ha lottato per i diritti. Ha un altro fratello celebre, il filosofo e teologo James Martineau. Cagionevole di salute, Harriet diviene sorda in adolescenza. Questa condizione le procura un grande disagio a livello sociale. È costretta a indossare un cornetto acustico per sentire. A scuola è molto brava ed eccelle nello studio. A differenza di sua madre che vede la sordità come un disturbo, lei la accetta cercando di condurre una vita normale. Harriet si rende conto che scrivere è la sua grande passione e vi si dedica. La sua famiglia versa in condizioni economiche disastrose, quindi lei inizia a collaborare con il Monthly Repository, giornale diretto da William Fox. Il periodico si occupa di tematiche relative alla battaglia per le riforme politiche, l’abbattimento delle ingiustizie sociali, ecc… Harriet, nei suoi articoli, affronta soprattutto temi di natura religiosa. Molto celebri diventano le sue illustrazioni di economia politica trattanti dottrine liberali.
Oltre agli articoli scritti per il giornale, in questo periodo realizza le sue prime opere: Rioters (1826), Turnout (1827), Myra Campbell, My Servant Rachel, Illustrations of political economy (1832) , in cui affronta argomenti di tipo politico. Negli successivi continua a scrivere incessantemente.
L’importanza del suo viaggio in America.
Dal 1834 al 1836 effettua un viaggio negli Stati Uniti. Lo scopo è quello di voler approfondire la conoscenza delle politiche americane. In occasione di questo soggiorno visita ospizi, le fabbriche del Nord, le piantagioni degli Stati del sud e non solo. Tornata in Inghilterra nel 1836, Harriet Martineau scrive Society in America pubblicato da Saunders e Oatley nel 1837. Si affrontano argomenti come l’esclusione delle donne dalla cittadinanza e la contraddizione tra i principi scritti della Costituzione americana e la loro reale applicazione. L’anno successivo pubblica Retrospect of a western travel in cui descrive il suo soggiorno americano. Successivamente pubblica l’opera sociologica How to observe Morals and Manners e il suo primo romanzo storico dal titolo The hour and the man. Decide di lavorare incessantemente quindi le sue condizioni di salute non sono ottimali. In questi anni si oppone alla tassazione delle donne perché considera che esse non siano cittadine. Vengono, infatti, escluse dal voto non avendo dunque accesso ai diritti essenziali. Durante il soggiorno americano si auspica fortemente l’abolizione della schiavitù dei neri e l’emancipazione femminile che ha avuto modo di apprezzare negli Stati americani settentrionali.
Nel 1844 in Life a sick room affronta proprio il tema della sua malattia. Sempre di questo periodo è le Letters on Mesmerism che scrive con Henry G. Atkinson, sostenitore del mesmerismo e del positivismo. Nel 1849-1850 scrive poi A History of England during the Thirty Years Peace, in cui ricostruisce la storia inglese contemporanea. Del 1851 è Letters on the Laws of Man’s Nature and Development che segna la rottura dei suoi rapporti con il fratello James per via delle sue aspre critiche verso la religione.
La collaborazione con il Daily News e il prosieguo della sua carriera fino alla morte.
Il 1852 è un anno importante per lei: inizia a collaborare con il Daily News. Di questo periodo è England and her soldiers in cui si mostra concorde con la partecipazione inglese alla guerra di Crimea. In questi anni inizia anche a insegnare presso la Scuola italiana di Giuseppe Mazzini con cui stringe buoni rapporti. Per il giornale realizza migliaia di articoli. In ognuno di essi esprime la sua opinione su: la parità di genere, il ruolo di secondo piano delle donne, a loro volta fortemente discriminate anche dalle leggi. Durante la Guerra Civile Americana è a favore dell’Unione e contro le idee secessioniste degli Stati del Sud. Nel 1866 sostiene poi un’importante petizione a favore dei diritti delle donne. Di ideali egualitari, Harriet Martineau si scaglia contro le Contagious Diseases Acts, leggi discriminatorie verso le donne. Anche per il Daily News elabora articoli fortemente femministi per l’epoca in cui si fa portavoce delle proteste di varie intellettuali e delle principali associazioni femminili.
Appoggia il cartismo, il raggiungimento del suffragio femminile. Inoltre tratta anche il tema della prostituzione, criticando aspramente le leggi che costringono le donne a sostenere delle visite mediche qualora siano sospettate di portare avanti quel mestiere. Harriet Martineau muore nel 1876 ad Ambleside.
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