Il killer delle bambole di porcellana. Il commissario Antinori e i luoghi bui dell’anima è l’ultimo romanzo di Barbara Fabbroni. Lo abbiamo letto per voi.
Barbara Fabbroni torna in libreria. Un intrigante romanzo giallo a tinte noir con protagonista una donna forte e determinata, il commissario Emma Antinori della squadra omicidi di Firenze, impegnata a risolvere il caso di un serial killer spietato e misterioso che sta gettando la capitale toscana nel panico più assoluto. Una nuova opera ricca di pathos e di colpi di scena dell’apprezzata scrittrice, psicologa e criminologa, volto noto televisivo e seguitissima sui social, con oltre tre milioni di followers su Instagram.
Il romanzo.
Il killer delle bambole di porcellana. Il commissario Antinori e i luoghi bui dell’anima è il nuovo romanzo giallo di Barbara Fabbroni, psicologa, psicoterapeuta e criminologa che, all’attività clinica e forense, affianca da tempo quella di scrittrice, giornalista e speaker radiofonica, comparendo spesso anche in televisione: è possibile infatti vederla sulla Rai in cui è presente come esperta in diverse trasmissioni, tra le quali La vita in diretta e Storie Italiane. Tra le sue opere di narrativa e saggistica si ricordano: Coach in Love (Edizioni Pink, 2016) e, per Armando Curcio Editore, Sesso e seduzione (2017), Love in The City (2018), L’amore all’improvviso (2021), Amélie. Il destino viaggia sulla strada maestra (2022) e L’amore, forse (2023). Nel 2016 assume inoltre il ruolo di direttrice delle Edizioni Pink.
Nel suo ultimo romanzo racconta l’eccitante e pericolosa avventura della psicologa specializzata in criminologia e commissario della squadra omicidi Emma Antinori, a caccia di un enigmatico serial killer. La donna ha visto scorrere troppo sangue senza riuscire a fare niente: in sei settimane sono stati commessi sei delitti, tutti di martedì, eseguiti dalla stessa mente criminale che sembra seguire un copione rigido e ossessivo, reiterando le medesime azioni. Da sempre affascinata dai misteri e dedita alla ricerca della verità, Emma si è approcciata con entusiasmo a questo nuovo caso ma, con il trascorrere del tempo, ha cominciato ad essere frustrata dalla mancanza di indizi schiaccianti per fermare il crudele assassino.
L’intrigo.
L’omicida uccide sempre donne con caratteristiche simili, soffocandole, e perde molto tempo con loro dopo la morte, vestendole, truccandole e pettinandole come fossero delle bambole di porcellana degli anni Cinquanta. Nei luoghi del ritrovamento delle vittime, inoltre, il killer lascia dei messaggi a dir poco sibillini, affidati a oggetti che rimandano a riti pagani e tatuando ognuna delle malcapitate con un disegno di matrice cristiana: la coppa del Santo Graal con una goccia di sangue. Emma resta sempre più intrappolata nella vischiosa tela di ragno ordita dall’assassino, e rischia di cadere in un baratro oscuro quando riemergono degli angoscianti ricordi del suo passato, che sembrano essere inspiegabilmente collegati all’agire del serial killer.
Nel romanzo Il killer delle bambole di porcellana. Il commissario Antinori e i luoghi bui dell’anima viene dato ampio spazio all’approfondimento psicologico della protagonista e dell’inquietante antagonista; in una torturante spirale in cui la follia genera follia, questi due personaggi si rincorrono e in qualche modo si rispecchiano l’uno nell’altro, penetrando reciprocamente nelle zone buie delle loro anime. Inoltre, Barbara Fabbroni presenta un’opera che permette al lettore di conoscere le interessanti dinamiche che si creano tra il detective e le figure professionali legate alle indagini sui crimini violenti, scoprendo come pensano, come collegano i fatti e in che modo lavorano insieme.
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