Lo “hobbit” Nicolas Gentile, insieme ad altri otto valorosi e impavidi eroi, si imbarcherà in un viaggio a dir poco epico nella Terra di Mezzo… ma in Italia! Proprio come i personaggi scaturiti dalla fantasia e dall’immaginazione di J.R.R. Tolkien essi attraverseranno boschi, foreste, montagne per approdare infine sul Vesuvio (surrogato del Monte Fato tolkieniano) dove verrà gettato l’Unico Anello.
Il progetto della Contea
Tutti i fan e gli appassionati del professore di Oxford e della sua immortale creatura, Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings), conosceranno o avranno sicuramente sentito parlare di Nicolas Gentile e del suo ambizioso ma bellissimo progetto: costruire la Contea – dimora degli hobbit nel romanzo di Tolkien – in Italia. E più precisamente a Bucchianico, in provincia di Chieti in Abruzzo.
Lo scopo della Contea Gentile, come si può facilmente evincere dal nome, sarà quello di donare pace e tranquillità, gentilezza e armonia a tutti coloro che decideranno di trascorrervi del tempo. Si imparerà, inoltre, a ritrovare il contatto con la natura, con la nostra amata terra.
Pace, divertimento, amicizia e avventura sono le parole d’ordine per un viaggio non solo fisico ma anche, e soprattutto, spirituale per ricercare e ritrovare noi stessi abbandonando tutte le ansie e i problemi e godendoci la bellezza delle piccole cose che scaldano il cuore.
Il viaggio nella Terra di Mezzo
Animato dalla passione per le storie e le avventure dei personaggi dell’universo tolkieniano, Nicolas ha sentito egli stesso il forte richiamo di un’avventura.
“Per tanti anni, come tantissimi di voi, non ho fatto altro che leggere e rileggere i libri di Tolkien, guardare i film di Peter Jackson e struggermi perché anch’io sentivo di appartenere a quel mondo, a quelle storie, a quella magia. Ma… ma era tutto finto! Quelle Storie, quei personaggi, quei luoghi non erano mai esistiti davvero! Mi chiedevo: come posso entrare in un libro o in un film? É impossibile! Infine mi sono deciso: avrei creato io la Terra di Mezzo e avrei vissuto io le avventure che volevo! […] Ma in fondo ho notato che la Terra di Mezzo è tutta intorno a noi, anche qui in Italia, con città antiche, borghi meravigliosi, Montagne che si ergono come pilastri e boschi con alberi così antichi da aver sicuramente visto guerrieri a cavallo brandire spade e scudi scintillanti.”
E così da venerdì 27 agosto 2021 a giovedì 2 settembre, i nove membri della “Compagnia dell’Anello” attraverseranno la nostra Italia partendo proprio dalla Contea Gentile a Bucchianico e arrivando sul Vesuvio per gettarvi l’Unico Anello.
“[…] questo Anello, che è soltanto una replica, rappresenterà tutta la paura e la disperazione che attanagliano questo mondo oggigiorno e gettarlo avrà un significato molto importante: che il Coraggio e la Speranza possono nuovamente far parte delle nostre vite e del nostro Mondo, straordinario e bellissimo tanto quanto la Terra di Mezzo!”
Non sarà, tuttavia, un viaggio facile. I nostri ragazzi dovranno percorrere una media di almeno 30 km al giorno (che equivalgono all’incirca a sei ore). Mangeranno e dormiranno all’aperto con qualunque tempo: pioggia, vento oppure sotto il cielo terso in compagnia delle stelle.
Ma adesso vediamo più nel dettaglio le tappe che costituiscono il viaggio della Compagnia dell’Anello.
Il castello di Roccascalegna
Roccascalegna è un comune situato in provincia di Chieti (Abruzzo). Ricco di storia e di molteplici luoghi di interesse, può vantare il marchio di Bandiera arancione assegnatogli dal Touring Club Italiano, associazione che si occupa della promozione turistica su tutto il territorio italiano.
Il castello di Roccascalegna, chiamato dai paesani La Rocca, si erge sulla cima di una sporgenza rocciosa. Ha una fondazione molto antica. In origine doveva essere solo una torre d’avvistamento costruita dai Longobardi per contrastare le invasioni bizantine.
Tuttavia, la torre venne man mano ingrandita fino a diventare un vero e proprio castello.
La bellezza e la maestosità del castello di Roccascalegna hanno affascinato, tra gli altri, il regista italiano Matteo Garrone. Il castello, infatti, compare nel suo film del 2015 “Il racconto dei racconti – Tale of Tales”.
Il castello ducale di Palena
Sempre in provincia di Chieti, la seconda tappa del viaggio nella Terra di Mezzo è rappresentata dal castello ducale di Palena, chiamato anche Castel Forte.
Il castello, che ospita al suo interno anche il museo geopaleontologico Alto Aventino, risale al XII secolo. Tra i suoi proprietari, il castello annovera il poeta e trovatore Sordello da Goito che tutti ricorderanno per essere stato inserito da Dante nei canti VI, VII e VIII del Purgatorio.
Situato nella parte più alta del centro storico di Palena, il castello come lo vediamo oggi è una ricostruzione dell’edificio originario. Infatti, a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è andato distrutto. La sua ricostruzione cominciò negli anni ’50.
Restaurato nella sua forma originaria assunse fama quando divenne museo.
Il Bosco di Sant’Antonio
Il Bosco di Sant’Antonio, nel quale i nostri eroi dormiranno durante la terza notte del loro viaggio, si trova a Pescocostanzo in provincia dell’Aquila (Abruzzo).
Pescocostanzo è membro del club “I borghi più belli d’Italia” e il suo Bosco non può essere di certo da meno.
Addentrarsi nel Bosco di Sant’Antonio è come entrare in un luogo incantato…..forse dimora di qualche elfo?
Anticamente, in età classica, era una foresta dedicata a Giove. Con l’avvento del Medioevo fu poi consacrata a Sant’Antonio.
Il bosco ha un’estensione di 550 ettari e i suoi alberi raggiungono dimensioni monumentali e forme a candelabro.
Oltre ad essere la faggeta secolare più antica d’Europa, al suo interno possiamo trovare esemplari di acero, quercia, pero selvatico, tasso, agrifoglio, cerro e il raro pero cordato.
Anche la fauna è molto variegata: vi abitano specie animali pregiate come il picchio dorsobianco, il picchio dalmatino, la balia dal collare, il lupo, l’orso e il gatto selvatico.
Majella e Appennino Centrale
Proprio come Frodo, Sam, Gandalf e gli altri membri della Compagnia hanno attraversato il passo di Caradhras, la “nostra” Compagnia dell’Anello attraverserà la Majella e l’Appennino Centrale.
Si imbatteranno in distese infinite di verde che si perdono fino all’orizzonte, in laghi dalle acque splendenti come Eärendil, la più luminosa delle stelle.
E, ancora, ammireranno paesaggi mozzafiato e quei colori che solo la natura incontaminata è capace di riflettere.
Molise
I nostri ragazzi scenderanno poi in Molise, terra ricca di tradizioni e folclore.
Regione un po’ “bistrattata” da molti, il Molise possiede – in realtà – un’offerta culturale davvero invidiabile, soprattutto in ambito di tradizioni popolari e folcloristiche.
Pensiamo, per esempio, alla Maitunata. Si tratta di una celebrazione festiva folclorica nata dai canti corali dei pastori del XVIII secolo. Dal ‘700 fino ad oggi, ogni anno, le Maitunate vengono cantate da un gruppo corale nei periodi di Natale e di Capodanno. L’intento principale è quello di suscitare il riso, l’allegria e rinnovare la speranza nei cuori di chi ascolta.
Un altro esempio di celebrazione folclorica è rappresentata dal ballo dell’uomo-orso a Jelsi, in provincia di Campobasso. Si tiene annualmente durante il Carnevale e costituisce una sorta di rito con il quale si saluta l’inverno e si dà il benvenuto alla primavera.
Sempre in Molise, durante lo stesso periodo, si tengono altri due importanti riti dalla stessa valenza antropologica: il Diavolodi Tufara e il Rito dell’Uomo Cervodi Castelnuovo al Volturno.
Una terra così ricca di riti e ancora in contatto con le proprie radici folcloriche non poteva che prendere parte attiva nell’accompagnare il viaggio nella Terra di Mezzo.
Pompei
La Compagnia dell’Anello proseguirà poi in Campania, percorrendo le antiche vie di Pompei.
Attraverso le pitture, i mosaici, i suppellettili e gli edifici riportati alla luce dagli scavi archeologici, i nostri eroi si immergeranno in un mondo antico, un mondo che non esiste più ma la cui bellezza continua ad affascinare turisti provenienti da tutto il mondo.
E, da Pompei, faranno l’ultima faticosa salita verso il Vesuvio, la meta del loro lungo, difficile ma rigenerante viaggio.
Concludo questo articolo con lo splendido messaggio che Nicolas vuole lanciare a tutti noi attraverso questa sua nobile impresa:
“[…] questo viaggio sarà anche un modo per far capire quanto siamo fortunati ad abitare in una Terra così meravigliosa, piena di luoghi fantastici, permeati di Storia, Natura e Bellezza. E soprattutto dopo un’estate spaventosa che ha visto e vede bruciare migliaia di ettari di boschi, natura e animali vogliamo attraversare a piedi e in totale armonia la nostra Terra di Mezzo che, guardandola bene, è bellissima e fantastica tanto quanto quella descritta nelle storie di Tolkien. E quindi daremo anche questo messaggio: #savemiddleearth, salviamo la Terra di Mezzo, la NOSTRA Terra di Mezzo!”
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