“We believe in each other, that’s enough for me”

Freddy Mercury

Non si può scindire il nome di Mary Austin da quello di Freddie Mercury, impossibile anche durante le mie ricerche. Lui porta a lei, lei dipende da lui; anche dopo tutti questi anni, il loro legame è così vivo da resistere all’assalto del tempo. Sicuramente aiutato dal successo planetario del film che narra la nascita della band dei Queen e la loro storia d’amore: Bohemian Rhapsody; la curiosità sull’unica donna amata da Freddie, continua a tenere banco.

Avrei voluto scrivere puntando la penna solo verso la sua vita, la sua realtà odierna e passata, ma Mary ha saputo sempre scegliere di vivere dietro il palco, impedendo a tutti di entrare troppo nella sua storia.

Nata a Londra il 6 Marzo 1951, vive tutt’oggi nella dimora storica del leader dei Queen – nel quartiere residenziale di Kensington – che gliela lasciò in eredità oltre a un consistente conto in banca e alla responsabilità di conservare le sue ceneri. Freddie assicurò a Mary e ai suoi due figli (nati entrambi dal primo matrimonio di quest’ultima e di cui Mercury riuscì a conoscere solo Richard, primogenito della Austin) un futuro economicamente tranquillo, ma su Mary gravò quest’onere per molto tempo. A lei i fasti e gli obblighi, soprattutto dopo la prematura scomparsa del frontman della famosa rockband. Come molte altre compagne di icone della musica e non, anche Mary non ha mai godute di tante simpatie tra le schiere di fan della band; e anche con gli altri membri dei Queen, voci di corridoio raccontano di porte sbattute al suo passaggio e silenzi ingombranti, specialmente dopo la morte di Mercury.

Il suo amore per e con Freddie è stato fondamentale per entrambi, lasciando una cicatrice mai definitivamente lenita dallo scorrere delle loro vite; perché – come raccontò lo stesso Freddie – ci furono molte lacrime e tanto dolore per questa separazione, dopo sette lunghi anni di convivenza e un anello di fidanzamento, indossato a promessa di un matrimonio, mai officiato. Le scelte furono altre, il dolore medesimo per entrambi. Freddie non si rassegnò mai a perderla e riuscì a tenerla legata a sé fino alla fine. Mary dopo la separazione ufficiale, venne assunta dal poliedrico cantante come sua assistente personale. Ma è stata sempre qualcosa di più: quando era la sua fidanzata, era considerata già sua moglie. Quando era la sua assistente, era la sua musa e confidente. Mary una donna amata fino alla morte, e oltre. Per lei scrisse una delle canzoni d’amore più belle di sempre: “Love of my life” e lei mai si allontanò da lui e dal suo mondo.

La forza del loro sentimento mi ha colpito sin da subito, e la stima che nutro verso Mary è vera e profonda. Io non so come si possa accettare di rimanere legata all’uomo che abbiamo amato talmente tanto intensamente da accettare, di continuare a essere il centro della sua vita, pur non potendo stare più con lui. Inutile analizzare, chiedere e spiegare. Questa coppia avrà scelto di lasciarsi per il bene e il rispetto di entrambi; la sua potenza vive ancora nello sguardo acceso e cristallino degli occhi di Mary e negli acuti vibranti ed eterni della voce di Freddie. L’amore non va spiegato, va vissuto in tutte le sue sfumature e Mary ne è la prova che nella vita si deve avere coraggio e forza; principalmente quando lasciar andare il grande amore di sempre è il più grande gesto che si possa fare per dimostrargli quanto si tenga veramente a lui. E Freddie questo l’ha capito, donando al loro sentimento il gradino più alto nel tempo: l’eternità.

Mirtilla Amelia Malcontenta