Mary Shelley non ha bisogno di presentazioni, la sua vita è stata dolorosa, travagliata e intrisa d’amore, amore per la madre, amore per la letteratura, per i figli persi e per l’unico figlio sopravvissuto, per le sue opere, tra cui ricordiamo il grande romanzo gotico Frankestein, ma soprattutto amore per suo marito Percy Shelley, ed è stato quest’ultimo tra tutti che ha mosso le fila della vita della scrittrice, che ha acceso il motore e che ha permesso a Mary di diventare la donna che è stata.
La donna che ha combattuto contro la società europea del suo tempo, che voleva che le ragazze obbedissero alle regole degli uomini, la donna che è stata cacciata di casa, per aver seguito gli ideali sostenuti da sua madre e dal suo stesso padre, la donna bandita dalla società perché amava un uomo sposato, la donna che creò Il Mostro.

Ho letto varie biografie riguardanti la vita di questa meravigliosa e affascinante creatura, ma ultimamente ne ho letta una in particolare che ho apprezzato molto, Mary e il Mostro, il diario di Mary Shelley sotto forma di graphic novel a cura dell’autrice Lita Judge, edito in Italia da Il Castoro.

Le tavole inserite in questa graphic novel hanno un fascino particolare. Disegni gotici a carboncino che arricchiscono la vicenda narrata, donandole suggestione e profondità.

Il testo è curato nei minimi particolari, narrando la storia sotto forma di diario, racconta la vita di Mary Shelly da bambina, fino al suo ritorno a Londra, dopo la tragica morte del suo amato Percy.

Con dovizie di particolari, questo libro ha arricchito ancora di più la mia conoscenza della vita di Mary, ma soprattutto mi ha fatto sentire a fondo i suoi sentimenti e le sue paure, rafforzati dalle illustrazioni che accompagnano ogni pagina di testo.

Ho trovato molto interessanti anche le ultime dieci pagine del libro, in cui l’autrice ha inserito alcune notizie sulla vita di Mary, sulla sua opera maggiore, Frankestein e sulla vita dei personaggi presenti nel racconto.

Una sorpresa speciale l’ho trovata in una delle ultime pagine, dove Lita Judge ha inserito l’elenco delle letture preferite dai protagonisti.

Alla base di questa graphic novel c’è sicuramente un lungo e accurato lavoro di ricerca biografica sulla vita di Mary e della sua famiglia.

La consiglio assolutamente per la bellezza delle illustrazioni e per l’accuratezza del testo.