Michele Bruno

Un ricordo personale di un grande artista

Nasce a volte in noi l’esigenza di condividere uno stato d’animo, una passione o un dolore. Questo è un mio ricordo personale di un artista di talento, generoso e buono: Michele Bruno.

Un ricordo che attraversa il tempo e mi riporta a scene della mia infanzia a Venosa, in cui raramente nei momenti felici Michele e la sua famiglia non ci fossero. Sono cresciuta con Tonia e Giovanni, i suoi figli. Quando noi bambini andavamo nel suo atelier, Michele ci accoglieva sempre con gioia, anche se interrompevamo il suo lavoro. Tonia era la mia migliore amica e Maria, la moglie di Michele, la considero da sempre una donna dolce come poche, che ha sempre un sorriso per tutti.

Le mani sporche di colore, il pennello che scorreva sulla tela e noi bambini intenti a guardare come nasceva un’opera d’arte. Scene di vita che solo ora riconosco come straordinarie.

Le foto che ci ritraggono tutti insieme a Natale, i filmati delle vacanze a Pineto e i dipinti di Michele sulle pareti della casa dei miei genitori.

Ma sono qui per parlarvi di Michele, per dirvi che era ed è un pittore straordinario e pieno di vita e di colore. Le sue opere parlano per lui, per sempre. Perché l’arte travalica i confini dello spazio e del tempo.