A 23 anni fonda Tinder ma dopo due anni è costretta a lasciare l’azienda perché vittima di molestie sessuali. A 25 anni si riprende e fonda Bumble, azienda quotata ben 14 miliardi. Stiamo parlando di Whitney Wolfe Herd e questa è la sua storia.
Whitney Wolfe Herd è nata nel 1989, è un’imprenditrice americana. È la fondatrice e CEO di Bumble, un’app di appuntamenti, lanciata nel 2014. È stata anche una delle prime dirigenti di Tinder.
La Wolfe Herd è stata nominata da Forbes una delle persone più ricche e influenti Under 30 del 2017 e del 2018. Sempre nel 2018 è stata inserita nella Time 100 List.
A 22 anni Whitney conosce Sean Rad e inizia a lavorare con lui e altri tre ragazzi alla app di incontri Tinder.
È proprio lei a scegliere il nome Tinder, che significa letteralmente “materiale secco, infiammabile”. Il nome, infatti, rimanda allo scoppio di una scintilla.
Tinder diventa presto un successo globale.
Nel frattempo Whitney si mette insieme a Justin Mateen, uno dei co-founder della app di incontri.
Quando si lasciano, lui inizia a minacciarla, controllarla, insultarla. Whitney è costretta ad andarsene da Tinder.
Nel 2014 fa causa all’azienda per molestie sessuali e inizia a ricevere sui social minacce di morte e stupro che le procurano forti attacchi di panico, bloccandola in casa.
La causa è stata chiusa in accordo extragiudiziale. Justin Mateen ha preferito non arrivare allo scontro in tribunale. Con lui Whitney ha avuto una relazione che è finita come finiscono tante relazioni tra ventenni, con l’aggravante dell’odioso epilogo dello stalking da parte del ragazzo.
Ma lei reagisce alla situazione con una nuova idea e comincia a pensare a un nuovo business.
Così a 25 anni fonda Bumble, un’app di incontri, dove solo le donne possono inviare il primo messaggio.
Nel 2019 Bumble è la seconda app di dating più popolare negli USA.
Poche settimane fa Bumble è stata quotata in borsa: la sua valutazione è arrivata a 14 miliardi.
Oggi Whitney è nota come la self-made woman più giovane nella storia a diventare miliardaria.
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