Si sono concluse domenica pomeriggio e già ne sento la mancanza, sapete? Di cosa? Semplice, delle paralimpiadi! I nostri ragazzi hanno portato a casa 69 medaglie e non potremmo esserne più fieri.
Domenica scorsa si è chiusa, presso lo stadio nazionale del Giappone, la sedicesima edizione delle Paralimpiadi che non sarebbe potuta andare meglio per l’Italia, che ha chiuso al nono posto con ben 69 medaglie.
L’Italia, come avevamo già detto in un precedente articolo, aveva preso parte ai giochi con la delegazione più numerosa di sempre: 115 atleti, tra i quali 69 esordienti.
Questa è la seconda edizione più titolata per l’Italia, che portò a casa in quella degli anni ’60, la prima, ben 80 medaglie.
Ma non siamo qui per parlare del passato, ma degli splendidi atleti che ci hanno fatto sognare.
29 ori. 28 argenti. 23 bronzi.
La prima medaglia italiana è arrivata dal nuoto con Francesco Bettella, che ha vinto il bronzo nei 100 dorso. Carlotta Gilli è stata il primo oro, con i 100 metri farfalla, che le sono valsi anche il record paralimpico e nella stessa gara, Alessia Berra ha conquistato la seconda posizione e quindi l’argento.
Da quel primo giorno, quasi durante ogni gara seguente, ha sempre risuonato all’interno degli stadi giapponesi il nostro inno.
Sempre. Fino all’ultimo giorno quando, mentre l’Italia della pallavolo vinceva a Belgrado contro la Serbia l’europeo, tre donne meravigliose Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto hanno vinto tutte e tre le medaglie del podio dei 100 metri femminili. Cosa mai successa!
La Sabatini, oltretutto, si è portata a casa anche il record del mondo con 14.11!
Grandi soddisfazioni sono arrivate anche dalla scherma con la vittoria della nostra portabandiera Bebe Vio, ma anche dal ciclismo, dal dressage, dal tennistavolo e dal ciclismo.
Il nuoto, come sempre, è stato il re delle nostre paralimpiadi, infatti solo in questo campo sono arrivate un totale di 39 medaglie.
La cerimonia di chiusura, che si è tenuta domenica scorsa, si è conclusa con discorso di Seiko Hashimoto, la presidente del comitato organizzativo che ha ricordato a tutti il paese che ospiterà i giochi fra tre anni, ovvero la Francia.
Non ci resta che aspettare, nel frattempo godiamoci queste vittorie ancora un po’.
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