Nel volume “La relazione e lo schermo. Figure antropologiche del digitale”, gli autori Marco Bacini e Fabio Gabrielli affrontano la cosiddetta quarta rivoluzione sul nostro modo di vivere e pensare la relazione con l’altro nei social.

Social. “La relazione e lo schermo. Figure antropologiche del digitale”, pubblicato da Rubbettino, è il nuovo libro di Marco Bacini e del filosofo Fabio Gabrielli. Marco Bacini, imprenditore, studioso di sociologia, esperto di marketing e comunicazione digitale. Fabio Gabrielli, filosofo. Entrambi professori all’Università LUM. Trattano in questo libro della relazione nell’epoca delle tecnologie e della comunicazione.

Gli scrittori affrontano l’impatto della quarta rivoluzione sul nostro modo di pensare e vivere la relazione con l’altro.

Non si può parlare di termini dualistici di vita online e offline

Gabrielli e Bacini, dopo un percorso che unisce filosofia, letteratura, economia, arte mondo social, sottolineano che non si può parlare in termini dualistici di vita online e offline. Si può parlare attualmente di ibridazione tra corpi e dispositivi tecnologici. Numerose sono le conseguenze sulla nostra identità, gusti, scelte della nostra vita.

Poetica del digitale

Secondo gli autori il digitale promuove unicità, creatività, comunità. Nelle relazioni diventa un unica cosa il corpo e la tecnologia.

Pensando agli ultimi mesi caratterizzati dalla pandemia abbiamo constatato l’importanza che i social hanno avuto nel mantenere le relazioni tra le persone.

Facebook, Twitter, Instagram e Linkedln, sono le principali piattaforme sociali presenti nel web. La loro rilevanza è diventata sempre più strategica sia dal punto di vista comunicativo che da quello più prettamente commerciale.

Negli ultimi decenni c’è stato a livello globale un massiccio mutamento del quadro industriale e dei rapporti umani del mondo sviluppato. Lo sviluppo delle cosiddette ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione), in particolar modo di internet, ha contribuito alla trasformazione della società in cui viviamo.

Una società già fortemente globalizzata, si è trasformata in un ambiente nel quale lo sviluppo culturale, economico, umano, industriale, passa attraverso il possesso, l’acquisizione e la continua gestione di informazioni, facendo nascere la “società dell’informazione”.

In questa società c’è il prevalere di un bene immateriale come l’informazione rispetto ad un bene materiale, generato dall’industria.

Nell’ultimo decennio nulla ha inciso di più sulla vita delle persone e delle aziende, quanto la nascita e l’affermazione dei social media.