Nato nel 1914, il Cumann na mBan era un movimento di donne che combattevano per la libertà e l’indipendenza dell’Irlanda. Erano spie e combattenti, ma soprattutto erano donne con un ideale.

C’è voluto molto tempo affinché l’Irlanda ottenesse la sua indipendenza dal Regno Unito. Ma nella lunga lotta che ha portato a questo risultato non hanno partecipato solo uomini. Le donne si organizzarono nel Cumann na mBan. Divennero spie, nascondevano armi e consegnavano messaggi. Erano semplicemente delle donne, erano insospettabili e il loro contributo fu più volte fondamentale nelle varie battaglie.

Le origini

Il Cumann na mBan, pronunciato Cu-mann na mBan, ovvero il Consiglio delle Donne Irlandesi, nasce nel 1914. Si tratta di un’organizzazione paramilitare il cui scopo era di aiutare i Volontari nella lotta per l’indipendenza irlandese.

Nel 1916 ci fu la rivolta di Pasqua e da lì in poi il movimento ebbe una crescita esponenziale. Le donne che ne facevano parte erano inizialmente suffragette, sindacaliste e socialiste con un unico desiderio comune: rendere la loro patria libera.

Ovviamente, la natura delle attività Cumann na mBan variava da luogo a luogo. In alcune zone, gli stessi membri dell’IRA (Irish Repulican Army) preferivano lavorare separatamente, mentre in altre le due organizzazioni si legavano indissolubilmente.

Roba da donne

Proprio in quanto donne, le rivoluzionarie del Cumann na mBan, non venivano tenute sotto osservazione dai britannici. In fondo, erano solo donne e la guerra si sa, è un lavoro da uomini.

Ma questo fu un errore, perché fu proprio grazie alla loro invisibilità che venivano recapitati messaggi e dispacci. Spesso erano loro che nascondevano i Volontari, lavavano per loro gli abiti, li rifocillavano e molto frequentemente contrabbandavano anche armi.

Soltanto con il procedere della guerra le autorità britanniche si resero conto del vero peso che il Cumann na mBan aveva. A quel punto furono autorizzate misure più severe anche nei confronti delle donne che venivano ritenute sospette.

I militari britannici introdussero una sorta di corpo femminile apposito che aveva lo scopo di stanare coloro che facevano parte del Cumann na mBan. Le donne che ne facevano parte potevano perquisire case e spogliare le sospette in cerca di eventuali messaggi o armi.

Oggi

Oggigiorno il Cumann na mBan continua ad esistere e nel 2014 ha di fatto festeggiato il centenario della sua nascita.

L’organizzazione è proibita nel Regno Unito, dove rientra nel Terrorism Act 2000 ma ad esempio non rientra nella lista delle organizzazioni terroriste straniere degli USA.

Per saperne di più…

Sfortunatamente non sono molte le testimonianze che raccontano la storia del Cumann na mBan, specialmente quelle tramandate dalle stesse partecipanti.

Tuttavia, Lucinda Riley ne parla in maniera approfondita nel suo ultimo libro della saga Le Sette Sorelle. La Sorella Perduta, vede svolgersi la propria trama proprio in Irlanda ai tempi della guerra d’indipendenza.

La scrittrice ha come sempre mescolato realtà e finzione ma alcuni personaggi che vengono spesso citati, come Tom Barry, sono realmente esistiti. Ovviamente, questa è un’opera di fantasia ma chi conosce l’autrice, venuta a mancare lo scorso marzo, sa che le sue ricerche storiche sono sempre accurate fin nei minimi dettagli.