Sempre più spesso, in molte scuole del territorio nazionale, sono stati fatti in questi ultimi anni dei progetti riguardanti la “lettura ad alta voce”, fin dalla scuola dell’infanzia e forse in qualche realtà particolarmente all’avanguardia anche dal nido. Questi progetti sono molto apprezzati dai bambini, perché l’esperienza della lettura li coinvolge a 360 gradi, attraverso esperti volontari che si comportano come (e spesso lo sono) attori di teatro.

LaAV. La risposta è stata talmente entusiasta da parte anche di alcune famiglie e insegnanti, che ben presto dal mondo della scuola ci si è espansi in tutti quei territori in cui la socialità e la cura sociale sono fondamentali come ospedali, case per anziani, centri psichiatrici, centri riabilitativi, carceri.

LaAV è una rete di circoli con diffusione a livello nazionale che si occupa prettamente di Letture ad Alta Voce. Il movimento fa capo a Nausika, associazione artistica e culturale.

LaAV si propone di “promuovere ad ampio raggio il valore della lettura come strumento efficace e alla portata di tutti per creare condizioni di benessere nell’ambito della società civile”.

Il motto di LaAV è “IO LEGGO PER GLI ALTRI”, un modo salutare e piacevole di mettersi a disposizione degli altri. Tutti possono leggere e tutti possono ascoltare. Leggere insieme significa scegliere un tempo per la comunicazione, mettersi in relazione, conoscere meglio il mondo proprio e i tanti mondi altrui.

Si tratta di un divertimento economico, sostenibile, costruttivo che lega tutti senza distinzioni di genere, età, istruzione, ricchezza, credo.

“Condividere storie è un modo per abbattere le distanze, per creare o riscoprire linguaggi comuni, che hanno un sapore antico, e al tempo stesso pongono i presupposti per la progettazione di un futuro più consapevole”.

Nella pagina internet di LaAV si trovano dettagli sui molti progetti di cui i circoli si occupano (in fondo all’articolo trovate il link).

IL DECALOGO DEI CONSIGLI PER LA LETTURA AD ALTA VOCE

Interessante il decalogo di consigli per chi, in qualsiasi ambito della vita, lavorativo o di volontariato, dovesse trovarsi a leggere a/per gli altri.

Ve lo riproponiamo anche noi di Pink Magazine, che lo sposiamo a pieno:

1. Leggere per gli altri è un dono d’amore. Probabilmente non sei il lettore più bravo del mondo, ma leggi senza paura e con un bel po’ di energia. Non pensare all’effetto, entra dentro la storia, emozionati per creare emozione.

2. Generalmente, specie quando si tratta di letture collettive, è preferibile che ogni lettura proposta non superi i tre minuti.

3. Chi ama leggere per gli altri, ama anche ascoltare, ascoltare gli altri che leggono, ascoltare…  

4. Quando è possibile, usa un leggio, in modo da tenere il corpo libero, in piedi, e poter commentare con i movimenti e lo sguardo ciò che leggi

5. Non fare la spiegazione di ciò che si legge, perché… non ce n’è bisogno. Le storie sanno parlare benissimo da sole. Lascia la libertà a chi ti ascolta di costruire i suoi significati.  

6. Chi legge non deve avere paura di essere giudicato, anzi, quanto più ci mette di sé, tanto più coinvolgerà ch ascolta. Leggere è prima di tutto un dono a noi stessi, perché ci permette di esternare emozioni attraverso le narrazioni.

7. Alza lo sguardo ogni tanto e guarda chi hai di fronte, cerca di capire dalle loro espressioni se sono attenti o annoiati, correggi il tono se serve… taglia se serve… sorridi… quello serve sempre ( a meno che il testo non richieda altro).

8. Non si legge per apparire, né per recitare, né per mettersi in mostra. Si legge perché c’è una storia, per trasmettere sentimenti idee ed emozioni, non per voler rendere pubblica la “propria cultura”.

9. Cerca di “vedere” quello che il testo dice, con gli occhi e col cuore, allora anche chi ascolta e non ha il testo davanti, potrà vedere.

10. Prepara la pagina da leggere, è un dono e come tale va presentato. Può capitare che non ci sia il tempo di leggere prima… allora si improvvisa usando alcuni accorgimenti: si legge lentamente, si usano le pause per anticipare mentalmente la lettura delle righe successive. Senza paura. E’ un regalo.

Non vi resta che provare: in casa, davanti allo specchio, davanti al pc, con cuffie e microfono… come preferite purché, almeno all’inizio, nel vostro “habitat naturale”!

Sarà liberatorio, vi aiuterà a riflettere, vi farà sorridere. Buone Letture… ad Alta Voce!

(Fonte www.lettureadaltavoce.it)