Secondo appuntamento con #donnenellentertainment con la Arti Blu Academy di Barbara Pasqua.

Secondo appuntamento con #donnenellentertainment con la Arti Blu Academy di Barbara Pasqua, che in prima persona ci parla del suo ambizioso progetto.

Mi chiamo Barbara Pasqua, sono una acting coach e il direttore della scuola di recitazione Arti Blu Academy di Cosenza e fin qui, tutto ordinario apparentemente, infatti è necessario fare un piccolo salto indietro per vedere “la realtà in trasparenza”. 

Per questioni familiari, sono cresciuta quasi nella più totale alienazione, la mia è stata una pseudo-prigionia, non sto qui a dilungarmi su faccende private che sembrano ormai appartenere ad una vita precedente, basti sapere che durante la mia adolescenza non ho avuto esperienze di compleanni di compagni di classe, gite di amici fuori-porta, pizze il sabato sera o passeggiate sul corso principale, a differenza dei miei coetanei. 

Io la mia adolescenza l’ho passata contando i minuti e i secondi che mi avrebbero portata alla maggiore età per fuggire di casa, e così fu. 

Il compromesso per non vagabondare fu l’offerta di studiare fuori casa, ovviamente, ed io accettai, scegliendo un percorso che non era il mio, sicuramente mia madre inconsciamente ha sempre desiderato di fare l’attrice, e io mi iscrissi al “Teatro Blu” di Beatrice Bracco per studiare Metodo Strasberg, quello “dell’immedesimazione”, tanto per semplificare il discorso. Un percorso inaspettato, che richiedeva realismo assoluto e verità nelle emozioni. 

Ma io non sapevo nulla del mondo, figuriamoci di me stessa. Mi ritrovai catapultata improvvisamente sulla Terra, in preda agli attacchi di panico per non saper gestire l’improvvisa libertà che mi ero conquistata. “Emozioni”… io non sapevo neanche se mi piacesse più la vaniglia o il cioccolato! “Verità”…ma io non capivo neanche perchè mi era successo tutto quello che sembrava rendermi aliena: nessuno infatti sembrava aver vissuto quello che avevo vissuto io. E nonostante i miei amici mi tenessero per mano, tremavo davanti ad un concerto perchè non sapevo neanche dove tenere le mani. 

Ci sono stati anni bui, in cui avrei preferito sparire piuttosto che affrontare Tutto. 

E ci sono quasi riuscita, attraendo anoressia ed altre patologie psico-somatiche. Gli psicologi e gli psicanalisti sembravano brancolare nel buio più di me e mi ci volle un coraggio immenso per decidere di tirarmi fuori dalla mia situazione. Mentre prendevo lentamente consapevolezza di me, cresceva contemporaneamente un forte senso di rabbia e di vendetta che mi avvelenava. Un corto circuito. Figuriamoci se avessi mai potuto fare l’attrice in quelle condizioni… 

Ma il Metodo mi piaceva, in qualche modo mi aveva salvata, dando un ordine e una tecnica per riodinare il mio caos. Mi diplomai nel 2003 e la mia insegnante, a cui devo la vita, vedendo in me un’attrice scontenta ma una strasberghiana convinta, mi propose una via di fuga: un tirocinio all’insegnamento per diventare acting coach. Per tre lughi anni sono stata la sua ombra, apprendendo la didattica, l’amore e la compassione per ogni essere umano in ogni sua debolezza. Dal 2006 mi affidò le classi di professionisti e lì iniziai la mia carriera di acting coach, formando anche attori già famosi e più grandi di me. Mi stavo facendo le ossa e iniziavo finalmente ad avere consapevolezza dei miei limiti e delle mie capacità, ma non mi bastava. 

Arti Blu Academy

Nel 2008 ho richiesto di un anno di break, dovevo restare sola con me stessa e mettermi alla prova davvero. Volevo cambiare tutto quello che ancora non fluiva in me e crescere, per imparare a fidarmi di me stessa e per recuperare gli anni perduti. Lessi un libro che fu la mia svolta, “Fantasmi” di Tiziano Terzani, ancora piango se ci penso, non per il contenuto del libro, ma perchè percepii che la Cambogia, un paese che non sapevo neanche indentificare sul mappamondo, delle cui vicissitudini si parlava nel libro, io le conoscevo già. C’era un legame karmico con quel Paese, come se ci fossi già stata. E così partii alla volta della Kampuchea per un anno intero, dove lavorai come volontaria in un centro di accoglienza per ragazze con abusi sessuali o malate di Hiv.

Un anno terrificante per il numero di drammi a cui ho assistito, ma il più bello della mia vita per splendore, dolcezza e bellezza. Il mio cuore è ormai per metà khmer. Ho avuto anche molto più di quanto potessi sperare.

Ho lavorato su di me con coraggio, il vero coraggio, non quello che serve per lasciarsi tutto alle spalle e partire in un Paese del “Terzo Mondo” come pensano tutti, no, quello per me era facile, era il mostro dentro di me che dovevo conoscere, che mi consumava, che mi avrebbe finita. Ci sono stati momenti in cui accettare la realtà è stata talmente dura che mi mordevo le braccia per tenere duro, il dolore fisico era inferiore a quello interiore. Ho affrontato la vergogna e la mia miseria e la mia rabbia, e le ho vinte. Ho avuto anche la possibilità di approfondire e di provare su di me molte tecniche e percorsi come Buddismo, Gurdjieff, Comunicazione non-verbale, Intelligenza emotiva, Bioenergetica e Pierrakos, tutte cose che hanno calmato la mia anima. 

Sono tornata in Italia dopo un anno intero, a piedi scalzi, per insegnare ancora presso il Teatro Blu, ma ormai ero un po’ troppo khmer e mal digerivo il caos romano. Dopo poco dovetti affrontare la prematura scomparsa di Beatrice Bracco nel dicembre 2012, una perdita sofferta, le cui ultime parole per me sono state: “Sei pronta!”, riferendosi ovviamente a me come acting coach ma io ancora non ci credevo. 

Sono tornata a casa, in famiglia, mai lo avrei pensato!

Ma la mia casa era un buon compromesso, come se fosse a metà strada tra la Cambogia e Roma. Lì ho trovato l’amore della mia vita e sostenuta da lui ho iniziato a viaggiare per portare avanti il lavoro del mio Maestro facendo conoscere in diverse scuole in giro per l’Italia il Metodo. Mi sono sposata, ma le sofferenze legate ad alcuni aborti prematuri mi avevano rabbuiata. Mi sentivo un pesce fuor d’acqua, provato e consumato, senza speranze. Fu così che mio marito, angelo mandato da me per ripagarmi del mio coraggio e conoscitore delle mie difficoltà, prese in mano la situazione e in soli 15 giorni aprì per me una mia scuola di recitazione cinematografica, a Cosenza, in Calabria, dove il cinema non c’è e dove il Metodo Strasberg non era mai stato nominato. 

È dal 2016 che sono acting coach e direttore di Arti Blu Academy che sforna costantemente nuovi talenti che lavorano in grandi produzioni cinematografiche che finalmente riconoscono il nostro lavoro e che ci coinvolgono ogni qual volta mettono piede in questa nostra difficoltosa terra. 

Ci divertiamo, abbiamo dato inizio a una nuova era per la Calabria, accrescendo fermento per la cinematografia e preparando attori calabresi all’altezza di quelli romani e internazionali. 

Oggi sono anche produttrice di cortometraggi e film indipendenti, oltre che la madre onorata di due bambini simpaticissimi. 

E ogni volta che ho paura, mi guardo indietro e rido di me, ricordandomi che “non ho affrontato fuoco e fiamme” per spaventarmi di cosette quotidiane! 

Barbara Pasqua