Nell’inverno del 1925 nella piccola cittadina di Nome, in Alaska, scoppiò una grave epidemia di difterite. L’unico modo per evitare un’ecatombe era la somministrazione dell’antitossina difterica le cui scorte, però, erano esaurite. Il posto più vicino munito di tale farmaco si trovava a più di mille chilometri di distanza. A causa delle bassissime temperature e di forti venti e tempeste, il trasporto dell’antitossina non era possibile né per via aerea né per via mare. L’unica speranza era riposta nei cani da slitta grazie ai quali l’impresa fu portata a termine con successo. Colui che rese possibile tutto questo fu Togo, un siberian husky di 12 anni.
I cani da slitta che parteciparono alla Corsa al siero sono i protagonisti di un evento che segnò indubbiamente il ‘900 e il cui successo è legato a doppio filo al nome di Balto, il lupo da slitta che ne divenne il simbolo. Sua è infatti la statua eretta a Central Park, a New York, in ricordo dei 150 cani che salvarono molte vite. Ma tra quei 150, ce n’era uno il cui contributo fu fondamentale e permise a Balto di portare a termine l’impresa: Togo.
Il nome di Togo è stato oscurato per molto tempo dalla fama di Balto.
Questo perché la Corsa al siero è stata organizzata sotto forma di staffetta composta da 20 squadre di cani da slitta. Ognuna di queste squadre doveva percorrere un tratto (50 chilometri ciascuna per un totale di 1085 chilometri) e passare poi il “testimone” all’altra. Il testimone da passare era proprio l’antitossina difterica.
I cani da slitta insieme ai loro musher (i musher sono i guidatori di cani da slitta) partirono il 27 gennaio e tornarono a Nome il 1° febbraio del 1925. La squadra di cani che percorse l’ultimo tratto e che arrivò dunque a Nome con il siero antidifterite fu quella capitanata proprio da Balto. Balto, sì, portò a destinazione il siero ma a differenza di quello che viene mostrato nel celebre film animato del 1995 non percorse l’intera tratta e, soprattutto, non percorse la parte più lunga e pericolosa. Questa parte venne percorsa, invece, da Togo.
Infatti, se le altre 19 squadre percorsero ciascuna 50 chilometri, quella capitanata da Togo ne percorse la bellezza di 425.
Inoltre, Togo, la sua squadra e il suo musher Leonhard Seppala per accorciare i tempi presero una scorciatoia molto rischiosa attraversando il Norton Sound, una baia del mare di Bering, su lastre di ghiaccio molto sottili. Grazie alla tenacia e alla determinazione di Togo, la squadra ne uscì indenne e questa pericolosissima scorciatoia contribuì effettivamente a ridurre di parecchio il tragitto che venne compiuto in tempi record: 5 giorni.
Ciò che aggiunge ancora più eroicità alla storia di Togo è il fatto che, al momento della Corsa al siero, aveva già 12 anni.
Era un cane vecchio per poter compiere un’impresa così difficile e pericolosa, una vera e propria corsa contro il tempo, ma Togo aveva il cuore di un sopravvissuto e di un vero leader. Da cucciolo era considerato un piantagrane e un buono a nulla anche dal suo stesso musher, Leonhard Seppala, il quale poi dovette completamente ricredersi. Togo, infatti, aveva la stoffa di un vero leader, era incredibilmente resistente e intelligente e possedeva una grande capacità di percepire il pericolo.
Togo si spense il 5 dicembre del 1929 con il suo musher al proprio fianco. Seppala stesso affermò che non aveva mai avuto un cane migliore di Togo. Dopo la sua morte, Togo venne imbalsamato ed esposto all’Iditarod Trail Headquarters Museum di Wasilla, in Alaska.
In quel gelido inverno tutta la speranza di salvezza era riposta in quei cani da slitta. Sono stati tutti degli eroi, ma Togo lo è stato di più. Balto ha portato l’antitossina a Nome ma senza Togo è probabile che quel siero non sarebbe arrivato in tempo. Chissà quante persone, in particolare bambini, sarebbero state perdute per sempre se quel cane anziano non avesse contribuito in maniera decisiva a salvarle.
Anche Leonhard Seppala stesso, nonostante avesse allevato sia Balto che Togo, non accettava che il merito fosse andato tutto a Balto.
Nel 2011 il settimanale TIME inserì Togo al primo posto tra i dieci animali più eroici di tutti i tempi.
Fonti
Top 10 Heroic Animals (TIME Magazine)
Filmografia
Togo – Una grande amicizia (E. Core, 2019; disponibile su Disney+)
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