Maria Grazia Chiuri è stata la prima donna alla direzione creativa womenswear del brand Dior dal 2016 al 2025. Ha lasciato il brand dopo nove anni con una sfilata a Roma dove tutto è iniziato.

Chiuri è stata una designer di accessori per Fendi e co-direttore creativo di Valentino insieme a Pierpaolo Piccioli. Ha espresso pienamente il suo potere nella moda grazie a Dior. Ha reso visibile le donne moderne e alcune figure femminili del passato. che si sono contraddistinte per la loro forza e intraprendenza.

Il femminismo.

Il femminismo è parte integrante della sua vita come ha dimostrato dalla collezione di esordio ready-to-wear per Dior. La t-shirt con la scritta “We should all be feminists” ispirata all’omonimo saggio di Chimamanda Ngozi Adichie è uno slogan chiaro e di effetto che è diventato manifesto della donna moderna. La t-shirt era abbinata a una gonna ricamata con motivi astrologici una delle passioni di Christian Dior che lo hanno influenzato nella creazione delle sue collezioni e della maison stessa. Ha mantenuto nell’haute couture un legame con la storia del brand che fosse affine al suo stile; un mix dei temi iconici uniti al trend contemporaneo. Collezioni femminili e femministe per esaltare la forza delle donne di oggi.

Collezioni Dior.

La collezione P/E 2020 ha messo in scena abiti ispirati alle dee greche con uno stendardo creato per la scenografia con la scritta “Che cosa accadrebbe se le donne governassero il mondo?”. La scritta è stata ricamata dalle ragazze di una scuola di Bombay. Il rapporto di lavoro con l’India risale al periodo in cui ha collaborato con Fendi. Ha iniziato a sottolineare il valore dell’arte del ricamo indiano sull’iconica borsa baguette.

Ha supportato questo valore anche attraverso la maison Dior creando la prima scuola di ricamo al femminile. La Cruise del 2021 presentata a Lecce ha rilanciato il lavoro a telaio e nella fattispecie della Fondazione Le Costantine che supportano le donne utilizzando il lavoro come forma di emancipazione. Il rapporto con la Fondazione è continuato anche successivamente.

È stata ispirata nelle sue collezioni da figure femminili forti che hanno saputo affermare la loro indipendenza come Frida Kahlo nella Cruise 2024 di Città del Messico. Ha presentato la Cruise 2026 a Roma. Una collezione basata come sempre sulla bellezza artigianale di pezzi unici e personalizzati rivolti al futuro.

Capi iconici

Ci sono diversi capi che sono diventati iconici grazie a Chiuri come le ampie gonne di tulle, i top a fascia, i sandali con cinturini oro fino a sotto il ginocchio e i mitzah ispirati a una delle muse di Dior. Anche le borse shopper di tela delle collezioni Cruise e della Riviera omaggiate alle clienti più fidelizzate sono diventate così virali da raggiungere valori elevati nei negozi vintage. Ogni collezione di Chiuri ha sottolineato il valore di un messaggio perchè la moda è diventata nel tempo un’espressione della realtà sociale e politica rendendo le donne più consapevoli del loro valore.

Riconoscimenti nella moda

Ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo lavoro. È stata la prima stilista donna italiana a ricevere l’onorificenza della Legion d’Honneur nel 2019. Le è stato assegnato al FIT di New York il Couture Council Award for Fashion Artistry; il Glamour Award per la sua attività nella moda e il Premio Neiman Marcus Award per il suo contributo all moda. È stata inserita da Forbes 50 over tra le donne più influenti.

Gira la moda

Cosa l’attende dopo la sua direzione creativa per Dior? “Gira la moda” è al momento in stasi perché sono stati assegnati i posti vacanti . La parte creativa di Fendi è ufficiosamente vacante anche se Silvia Venturini Fendi ha deciso di prenderne le redini ma per Chiuri sarebbe un bel passo indietro. La strategia migliore è quella di aspettare perché ci potrebbe essere un nuovo rimescolamento delle carte. Il brand Valentino potrebbe decidere di cambiare direzione creativa visto i risultati recenti e Gucci è un’incognita sotto l’occhio del ciclone.

Il teatro della Cometa

Chiuri ha dichiarato che il progetto attuale è la rinascita di uno storico teatro di Roma: il teatro della Cometa. Un progetto che nasce per condividere l’arte al teatro. Maria Pecci Blunt ha creato il teatro della Cometa con l’intento di far confluire le esperienze artistiche in un luogo che potesse contenerle. Blunt è stata una figura femminile intraprendente per l’epoca in cui ha vissuto: collezionista, mecenate e cosmopolita che amava circondarsi e confrontarsi con artisti concependo il teatro come luogo di scambio.

Il teatro della Cometa sta riaprendo grazie alla Chiuri con la collaborazione della figlia Rachele Regini, coordinatrice del comitato scientifico che curerà la programmazione e Fabio Tudisco, architetto. Non è ancora definito dove porterà questa riapertura anche se da una chiacchierata che ho avuto con Niccolò Regini è emerso tutto l’entusiasmo che c’è intorno a questa nuova avventura. La Chiuri ha detto a Vanity Fair:

“È tutto in divenire. È questo il bello della creatività: non sapere dove andare, ma andare a ritrovare sia un racconto che ti influenza del passato che una visione del futuro”. “L’idea è di non fare solo prosa, ma di farci vivere dentro realtà diverse, spettacoli di danza, di musica, di performance”

Grazie a Chiuri si è iniziato a vedere la moda non solo come qualcosa di bello e di alta sartorialità ma una realtà legata all’impegno sociale e alla cultura contemporanea.

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