Gli elementi di questa vicenda sono: un favoloso dipinto di Leonardo da Vinci, un castello sontuoso in Scozia, un proprietario blasonato e una banda di criminali. Ecco la storia della Madonna dei fusi.

La Madonna dei fusi è una splendida tavola di Leonardo Da Vinci, realizzata tra il 1501 e il 1510 e raffigura la Vergine Maria che tiene in braccio Gesù Bambino e ha in mano un fuso a forma di croce, per sottolineare la consapevolezza di ciò che accadrà un giorno al bambino. La tavola aveva già fatto discutere in passato. Per alcuni esperti, oltre a Leonardo, ci avrebbe lavorato anche un altro artista.

Ma la questione che riguarda questo capolavoro è un’altra.

Nell’agosto del 2003 il dipinto venne rubato dal Drumlanrig Castle, residenza di famiglia del Duca di Buccleuch, situata a Dumfries e Galloway in Scozia. Stando al racconto delle guide turistiche in servizio quel giorno, i rapinatori erano entrati indisturbati nell’antica dimora, mescolandosi tra i turisti.

Una delle guide del castello, Alison Russell, racconta che, quella fatale mattina, due uomini erano comparsi nella galleria, subito dopo le undici, all’apertura del castello. Uno di loro l’aveva sorpresa alle spalle mettendole una mano sulla bocca. Le aveva poi ordinato di sdraiarsi a terra, per poi minacciare di ucciderla se avesse dato l’allarme.

Sarah Skene, un’altra guida, dice che, attirata dal trambusto, era entrata nella sala in cui era custodito il dipinto. E aveva visto un uomo con un’ascia in mano davanti alla Madonna dei Fusi, mentre un altro la rimuoveva dalla parete. Nel momento in cui l’allarme aveva cominciato però a suonare, gli uomini avevano preso il dipinto ed erano fuggiti via da una finestra, da una scala esterna.

Qualche giorno dopo il furto, era arrivata puntuale la richiesta di riscatto in cambio della  restituzione del dipinto.


Vennero chieste 4,25 milioni di sterline, sebbene il dipinto valesse almeno cinque volte tanto. La Madonna dei Fusi di Leonardo, infatti, vale più di 35 milioni di sterline. Prima del ritrovamento, avvenuto nell’ottobre del 2007, era considerata una delle dieci opere d’arte più ricercate al mondo, stando a quanto riportato dal sito dell’FBI. Quando i ladri chiesero il riscatto, minacciando di distruggere il capolavoro leonardesco qualora fosse stata avvisata la polizia, la famiglia del Duca di Buccleuch ne fu profondamente scossa. Ecco cosa ha raccontato il figlio del duca, durante il processo:

“Il dipinto era emotivamente importante, speciale, per tutti noi in famiglia. Ma penso che lo fosse in particolare per mio padre, che ha sentito in maniera più forte la sua perdita. Era chiaro a chiunque lo conoscesse che era sconvolto dallo smarrimento dell’opera e dai mancati tentativi di recuperarla”.

Le indagini andarono per le lunghe e, dopo svariate vicissitudini, il dipinto fu ritrovato in uno studio legale a Glasgow, un mese dopo la morte del duca. Uno dei soci dello studio venne arrestato e processato con l’accusa di tentata estorsione, ma non di rapina. Marshall Ronald, Robert Graham, John Doyle, Calum Jones, David Boyce vennero arrestati e processati. Fu un “sollievo enorme”, per usare un eufemismo, quando la Madonna venne recuperata intatta e in tutto il suo splendore.