Per un italiano appassionato di Formula 1 correre con lo stemma del cavallino rampante cucito al petto è un vero sogno. Un sogno che fino a oggi era quasi tutto al maschile. Fino a oggi, infatti, perché la Ferrari ha deciso di portare il rosa in pista.

La FIA, Fédération Internationale de l’Automobile, ha lanciato un programma volto a incoraggiare l’automobilismo femminile. Grazie quindi al FIA Girls on Track – Rising Star, la Ferrari Driver Academy è pronta ad accogliere la prima ragazza nella sua scuola. Lo scopo è quello di aprire le porte di un mondo prettamente maschile anche alle donne, supportando quelle di maggior talento verso una carriera da pilota professionista.

FDA: Ferrari Driver Accademy

Amo pensare che la Ferrari possa creare piloti quanto macchine.

Questo era il pensiero di Enzo Ferrari, ed è anche il concetto alla base della Ferrari Driver Academy. L’accademia ha aperto le sue porte alla fine del 2009 e da allora sono stati sfornati studenti estremamente validi. Ma FDA non è semplicemente una scuola per piloti. Gli studenti, infatti, vengono preparati non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello psicologico. Si tratta quindi di una full immersion nel mondo Ferrari che punta a trasformare i suoi allievi in piloti di Formula 1. Il caso più noto? Quello di Charles Leclerc.

Adesso, grazie al progetto FIA Girls on Track – Rising Star, FDA apre le porte dell’accademia ad una sola ragazza, scelta tra tante.

FIA Girls on Track – Rising Star

Il programma, che si è svolto in quattro fasi, ha visto coinvolte le più talentuose ragazze di età compresa tra i 12 e i 16 anni. Nella prima fase del programma sono state scelte venti ragazze provenienti da tutto il mondo. Di queste, soltanto quattro hanno raggiunto la finale del programma.

Durante lo scorso 2020, le ragazze si sono sfidate in pista e in aula. Non solo hanno dimostrato le loro qualità alla guida, ma hanno anche dovuto superare prove fisiche, psicologiche e per la gestione dei media.

Dopo tutti gli svariati training camp, le quattro finaliste sono sbarcate a Maranello dove solo una di loro sarebbe poi stata scelta per l’accademia. Qui le ragazze hanno partecipato a delle giornate intensive seguendo il programma della FDA.

Maya Weng e il futuro in Ferrari

Il programma, che ha subito una pausa lo scorso novembre a causa di una ragazza risultata positiva al Covid-19, si è concluso poche settimane fa. La vincitrice è stata Maya Weng, la sedicenne olandese che ha quindi scritto la storia, diventando ufficialmente la prima pilota della Ferrari.

La strada è ancora molto lunga e decisamente ripida, ma Maya si è distinta notevolmente durante le prove e ha dato dimostrazione della sua passione rossa. Adesso inizia ufficialmente il nuovo anno accademico in FDA e si prepara alle prossime sfide, come la partecipazione a una delle serie del F4 championship.

E poi?

FIA Girls on Track – Rising star si è appena concluso ma le iscrizioni per l’edizione 2021 saranno presto aperte sul portale FIA Women in Motorsport Commission. Il progetto riprenderà presto e nel 2022 ci sarà una seconda ragazza a far parte della Ferrari Driver Accademy.

Con questo progetto viene incentivata la parità di genere in un mondo quasi completamente maschile che, se nel passato ha visto qualche donna correre, non ha di certo esitato a metterle i bastoni tra le ruote. Come nel caso di Maria Teresa di Filippis che fu tagliata fuori dalla corsa a Reims. Si dice che il direttore di gara abbia deciso di non farla correre perché “l’unico casco che una donna deve mettersi è quello del parrucchiere”.

Maria Teresa gareggiava negli anni ’50, quando di certo guidare una monoposto era roba per soli uomini. Ma i tempi sono cambiati e presto vedremo una pista sempre più rosa. Sicuramente ci vorrà del tempo, ma la strada intrapresa dalla Ferrari è quella giusta.  

FIA Girls on Track – Rising star: uno sguardo sul progetto.