La Francia porta in tavola il tipico filoncino di pane mentre l’Italia, tra le varie proposte, aveva quella della tradizione italiana del caffè. Tradizione a cui, per ora, è stato detto di no.
Tra le varie candidature al patrimonio immateriale Unesco presentate quest’anno c’è quella gustosissima della baguette francese. L’iconico filoncino di pane ha avuto la meglio su altre scelte, tra cui la tradizionale festa viticola di Biou D’Arbois e i famosi tetti zincati di Parigi. L’Italia invece scende in campo con due beni immateriali transnazionali. Era stata proposta anche l’arte totalmente nazionale del caffè, ma se ne riparlerà al riesame del 2022.
Patrimonio immateriale Unesco
La lista del patrimonio immateriale Unesco nasce per tutelare e proteggere tutti quei beni immateriali che definiscono una nazione. Si tratta di tradizioni e culture, lingue e dialetti, arti e mestieri che rendono unico ogni popolo del mondo. Per ogni comunità diventa sempre più importante garantire e difendere la propria identità. Per questo motivo esiste la Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Al contrario del patrimonio materiale Unesco, per quello immateriale non è importante il criterio di valore universale. Infatti, il bene deve rispettare quello di rappresentatività della diversità e della creatività umana. Tra le varie prerogative da rispettare ci sono:
– l’essere trasmesso di generazione in generazione;
– l’essere costantemente ricreato dalle comunità;
– deve promuovere il rispetto per le diversità culturali.
L’arte della baguette
Se c’è una cosa che questa pandemia ci ha insegnato è che fare il pane non è facile. E così la Francia punta proprio sull’arte di saper fare una vera baguette. Di fatti, seppur all’apparenza semplice, la baguette è un prodotto nobile per il quale sono necessari anni di pratica.
La proposta è stata spinta dalla confederazione dei panettieri dato il progressivo calo del numero di forni. Troppo spesso, infatti, vengono prediletti i panificati da supermercato alle boulangerie, per questo si hanno forti aspettative per l’entrata della baguette nel patrimonio Unesco.
Unesco è, nella pratica, un vero e proprio brand. Rientrare quindi nel patrimonio Unesco significa pubblicità e garantisce unicità. In questo modo ci si aspetta di dare nuovamente lustro ad una delle più gustose tradizioni francesi.
Arte italiana
L’Italia vanta alcune specialità nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale. Tra queste, alcune sono il canto a tenore sardo, l’alpinismo, la transumanza, e (ovviamente) la dieta mediterranea e la pizza. Mentre per quanto riguarda le nuove candidature, sono state approvate recentemente quelle dei giochi di Tocatì e i Cavalli Lipizziani.
“Tocatì: a shared programme for the safeguarding of traditional games and sports” vuole proteggere una tradizione transnazionale comprendente Belgio, Francia e altri paesi. Entrare nel patrimonio Unesco significherebbe tutelare quei giochi tipici simbolo della vita quotidiana delle comunità italiane.
“Cavalli Lipizziani: Lipizzan horse breeding tradition”, invece, vuole tutelare il complesso patrimonio di pratiche e conoscenze necessarie per l’allevamento di queste bellissime creature. La razza del cavallo lipizzano fu creata durante il regno asburgico e, sotto la nobile casa, i cavalli sono diventati simbolo di splendore e maestosità. Anche questa è una candidatura transazionale con capofila la Slovenia, ma in cui rientrano Italia, Austria, Ungheria e altri paesi che hanno avuto influenze asburgiche.
Era stato poi presentato un dossier sul caffè che vedeva due voci ben distinte: “Rito del caffè espresso italiano tradizionale” e “La cultura del caffè napoletano tra rito e socialità“. La prima si concentrava sull’importanza della tradizione italiana del caffè espresso, diventato un emblema mondiale praticamente inimitabile. Mentre la seconda poneva l’attenzione sulle torrefazioni, sui locali storici e le abitudini più tipicamente napoletane. La commissione ha quindi chiesto un approfondimento per poter presentare al prossimo riesame una candidatura unica.
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