Montgomery, 1955. Rosa Parks si rifiuta di cedere il proprio posto sul bus ad un uomo bianco. In seguito a questo episodio verrà ricordata come la prima donna attivista per i diritti degli uomini di colore.

Rosa Louise Parks (nata Rosa Louise McCauley) nacque nel 1913 a Tuskegee, un comune degli Stati Uniti d’America situato nella contea di Macon, nello Stato Di Alabama.

Nel 1932 sposò Raymond Parks, attivo nel movimento dei diritti civili. Passò buona parte della sua vita a lavorare come sarta in un grande magazzino nella città dove risiedeva, Montgomery, in Alabama.

A partire dal 1943, Rosa aderì al Movimento per i diritti civili statunitensi. E divenne segretaria della sezione di Montgomery della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP). A metà del 1955 iniziò a frequentare un centro educativo per i diritti dei lavoratori e l’uguaglianza razziale, la Highlander Folk School

In questo periodo anche Martin Luther King lottava per difendere i diritti dei neri, oppressi dai bianchi.

Il 1° dicembre 1955 Rosa stava tornando a casa in autobus dopo il lavoro. Sulla vettura si sedette nel primo posto dietro all’area riservata ai bianchi. Nello specifico nell’area riservata a bianchi e neri, ma con l’obbligo di quest’ultimi di cedere il posto qualora un bianco fosse salito sul bus e non abbia trovato posto nell’area dei bianchi. Poco dopo un bianco salì sul mezzo e l’autista le chiese di cedere il suo posto all’uomo. Con molto garbo e dignità, Rosa si rifiutò, perciò il conducente fermò il veicolo e chiamò due agenti che subito arrestarono la Parks per condotta impropria.

Da quel giorno viene ricordata come The mother of the civil right movement (La madre del movimento dei diritti civili).

Quella stessa notte cinquanta leader della comunità afroamericana, capeggiata da Martin Luther King, si riunirono per capire come reagire all’episodio. Nel frattempo iniziavano le prime proteste.

Dal giorno dopo partì il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery che durò per ben 381 giorni, durante i quali i pullman rimasero fermi finché non venne rimossa la legge che legalizzava la segregazione razziale.

L’anno seguente, nel 1956, il caso di Rosa Parks giunse alla Corte Suprema che indicò incostituzionale la segregazione sui mezzi pubblici. Da qual momento Rosa divenne un’icona del movimento dei diritti civili e simbolo importantissimo per gli attivisti.

Purtoppo ricevette anche minacce di morte, perciò decise di trasferirsi a Detroit nel Michigan.

Nel 1987 fondò in onore del marito il Rosa and Raymond Parks Institute for Self Development e nel 1999 ottenne la Medaglia d’oro del Congresso, massimo riconoscimento civile, in quanto, come ha spiegato Bill Clinton: “mettendosi a sedere, si alzò per difendere i diritti di tutti e la dignità dell’America”.

Rosa Parks morì per cause naturali nel 2005 a Detroit.