Una lista tutta da scoprire in occasione della festa della mamma
VENUTO AL MONDO di Margaret Mazzantini
Uno dei pochi libri dei quali posso consigliare anche il film, “Venuto al mondo”, già dal titolo, ci racconta della maternità. Maternità tanto cercata, in maniera alla fine esasperata come spesso accade a chi ad un certo punto desidera a tutti i costi diventare madre. Al costo di un amore che alla fine evapora, al costo di un’adozione strappata in fretta e furia fuggendo lontani dalle bombe della guerra in ex Jugoslavia.
E’ simile sotto diversi aspetti a “Non chiedere perché” di Franco Di Mare, con la differenza che quest’ultimo è la storia autobiografica del giornalista, ai tempi inviato di guerra in quelle zone, e che in quest’altro libro la prospettiva è quella paterna, assolutamente dolce e interessante.
Lo consiglio a chi ha dovuto lottare tanto per diventare Mamma, a chi ha adottato un bambino, a chi ha perso un compagno di vita (anche) per questo motivo, a chi conosce quelle zone geografiche.
CAMBIARE L’ACQUA AI FIORI di Valerie Perrin
Questo libro ha avuto un successo mondiale stratosferico, secondo me a ragione. Squisitamente francese, come solo i libri e i film francesi sanno essere (e quindi o li si ama o li si odia), questo romanzo a dispetto del titolo cimiteriale è (anche) sorprendente ironico, nonostante la trama sembri cambiare nel corso delle molte pagine che vi terranno incollate e sfoci verso la fine in un giallo, toccando aspetti psicologici, emotivi, eventi drammatici. La prima parte del libro è meravigliosa, nel racconto di questa madre che ha cresciuto da sola la figlia con tutto l’amore possibile ed anche di più.
Lo consiglio a chi è (o è stata) una ragazza madre o comunque una madre sola nel crescere i propri figli, a chi ha perso un figlio, ha chi ha ritrovato il coraggio di ricominciare dopo un grande trauma, a chi ama e sa godere delle piccole cose della vita.
MIA MADRE E’ UN FIUME di Donatella Di Pietrantonio
Questo libro, scritto nello stile tipico della Di Pietrantonio che è unico, fatto di frasi brevi e lampanti, accostamenti originali che fanno riflettere, racconta il lento obliò di una madre che invecchia precocemente e velocemente a causa di una malattia degenerativa simile a quella che rende così isolati tanti nostri anziani. E’ una storia di pazienza, di cura a volte donata, a volte imposta a forza, a fatica. Di ripensamenti, di rimpianti, di sfoghi immaginati o scagliati solo a parole. Tanto, poi, dimenticherà.
Lo consiglio a chi ha una madre anziana, malata, da accudire o da andare a trovare. Da continuare ad amare anche quando si diventa – senza scelta alcuna – la madre spesso stanca, spietata nei pensieri, del proprio genitore.
SPLENDI COME VITA di Maria Grazia Calandrone
Un’opera che mi piace definire romanzo poetico. Perché l’autrice è poetessa, prima che scrittrice. E lo riporta nell pagine con le sue parole un po’ sospese, un po’ oniriche, spesso tranciate, buttate volutamente a capo. Si tratta di un racconto autobiografico, con tanto di foto dell’epoca, sul rapporto complicato tra una figlia adottiva (l’autrice) e sua madre. Una madre tardiva, che aveva quasi perso le speranze di esserlo. Un padre molto assente e nonostante ciò anche molto collante. E una sorta di disamore tra le protagoniste, infatti, quando lui verrà a mancare.
Lo consiglio a chi è figlia adottiva, a chi ha un rapporto conflittuale o di amore/odio con la propria madre, a chi è grato sempre e comunque alla vita per ciò che ha ricevuto.
LE COSE GIUSTE di Silvia Ferreri
Un insieme di racconti veri. Tutte storie raccontate con precisione e dovizia di particolari con l’occhio femminile delle madri. Molti grandi temi difficili da affrontare e da raccontare, dalla lotta alla ‘ndrangheta all’open adoption, dall’anoressia di una figlia ad un figlio abusato da un sacerdote, la maternità biologica negata da una malattia… In queste pagine ci si ritrova ad ammirare queste madri alle quale è stato chiesto molto, troppo. E ci si chiede inevitabilmente cosa avremmo fatto noi, e a quale prezzo. Sono storie di forza, una forza emotiva e morale inimmaginabile, per questo sono storie soprattutto al femminile.
Lo consiglio a chi deve affrontare una prova o un periodo difficile, a chi ha una mamma forte, che ha sempre saputo quali fossero “le cose giuste” da fare, anche lottando contro tutti e tutto. A chi si chiede spesso cosa farebbe se… a chi ha paura del dolore, e per questo può iniziare ad affrontarlo con gli occhi di altre donne, sorelle, amiche.
PER IL MIO BENE di Ema Stokholma
Un’altra straziante storia vera. L’autrice, conosciuta dal grande pubblico, apre il suo cuore e ci racconta a volte sfacciatamente a volte in maniera quasi rassegnata un’infanzia e un’adolescenza tra le più difficili e turbolente. Tutto quello che una madre non è o non dovrebbe essere nel nostro immaginario. Un mostro tra le mura di casa, Ema non esita a descriverla così. Viene da commuoversi per quella bambina e poi quella ragazza scappata di casa. Infine quella donna che ha dovuto lottare con le unghie e con i denti, a suon di seduto di psicologia e molto altro per provare a sentirsi una donna realizzata, completa, quantomeno serena. Di maternità, per lei, neanche a parlarne…
Lo consiglio ha chi ha avuto un’infanzia (molto) difficile, a chi ha seri problemi relazionali con la propria madre e, nonostante conosca le lacune che l’hanno portata ad essere così, non riesce/non vuole/non può/fa un’immensa fatica a… perdonare.
IO, MONICA, Le confessioni della madre di Agostino di Lucia Tancredi
Un’autobiografia romanzata sottoforma di lettere, brevi capitoli, raccontati sul finire della vita da Monica. Parliamo della madre di sant’Agostino, che tantissimi anni pregò per la conversione ed il ravvedimento del figlio. Ci troviamo nel quarto secolo dopo Cristo. Anche lo stile, il linguaggio e le immagini prodotte dalla sapiente scrittura dell’autrice nonché professoressa, ci riportano ad un tempo antico, più lento.
Tra l’Africa, Ostia, Roma, Milano il nostro viaggio di vita ci permette di scoprire tanto di questo grande rapporto d’amore che ci fu tra Monica e Agostino. Una madre per eccellenza, che ha saputo farsi da parte quando necessario, ma anche indirizzare quando la via diritta era stata troppo smarrita.
Lo consiglio a chi ama la Storia, la Filosofia, la Letteratura in generale, la Teologia. A chi conosce il latino e le storie dei santi in questione. Ma anche a chi si rifugia nella preghiera quando pensa che non c’è più altro da fare per un figlio. A chi seguirebbe un figlio anche in capo al mondo, pur restandone ad una certa distanza, guardandolo sempre con gli occhi (e la pazienza) dell’amore.
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