Le origini della narrativa fantasy, i suoi protagonisti più noti, e ci concentreremo in particolare sul contributo fondamentale delle autrici, spesso vere innovatrici del genere.

Autrici fantasy? Sì, grazie. Il fantasy è un genere che affascina lettori di ogni età con mondi immaginari, creature magiche e battaglie epiche tra bene e male.

Le origini: tra mito e leggenda.

Il fantasy affonda le sue radici nei miti, nelle leggende e nei racconti folkloristici dell’antichità. Testi come l’Epopea di Gilgamesh, le saghe norrene o il ciclo arturiano possono essere considerati i primi esempi di narrativa fantastica. Tuttavia, il fantasy come genere letterario vero e proprio prende forma tra XIX e XX secolo e vede l’avvento di donne protagoniste e autrici capaci di creare dei best-seller.

Un genere moderno.

Il XX secolo segna la nascita del fantasy moderno con autori come Tolkien con la celebre saga del Signore degli anelli o Lewis con le Cronache di Narnia. Questi scrittori hanno definito le basi narrative e stilistiche del genere: mondi coerenti, sistemi magici, eroi imperfetti e antichi nemici.

Negli ultimi decenni, però, le donne hanno rivoluzionato il fantasy, portando nuove prospettive, protagoniste complesse e narrazioni più inclusive. Scrittrici come J.K. Rowling hanno aperto la strada al fantasy pensato e scritto da donne. La Rowling, madre della Saga di Harry Potter, ha mostrato come le autrici siano un contenitore inesauribile di fantasia capace di ideare storie meravigliose che affascinano generazioni di persone.

Protagoniste al centro.

Le scrittrici contemporanee, inoltre, hanno portato nel fantasy eroine lontane dagli stereotipi. Non più solo damigelle da salvare, ma donne guerriere, maghe, regine, assassine, spinte da ideali, traumi, sete di conoscenza o vendetta. Un cambio di paradigma che ha reso il fantasy più vario e interessante.

Le donne sono protagoniste dentro e fuori dal romanzo. E proprio questa attenzione femminile al fantasy ha portato alla ribalta autrici che hanno ispirato con le loro saghe anche l’industria cinematografica.

I nuovi sottogeneri.

Dal Fantasy, poi, si sono sviluppati dei sottogeneri che richiamano ambientazioni dal sapore gotico in chiave contemporanea. Un esempio è quello offerto dalla saga ideata da Cassandra Clare con Shadowhunters, riproposta sia come prodotto cinematografico che sotto forma di serie TV.

In questo caso, parliamo di Urban fantasy, perché la magia e il soprannaturale coesistono con la realtà urbana contemporanea (New York, Londra, ecc.). È anche da molti definita una saga Young Adult, perché si rivolge a un pubblico adolescenziale/giovane adulto, con tematiche di identità, amore, crescita personale.

Storie che fanno la storia.

Un altro esempio, con un successo oltre le aspettative, è la saga Fallen, nata dalla penna di Lauren Kate. Come genere si allinea con quello di Cassandra Clare ma con sfumature gothic più marcate. Bene e male si scontrano all’interno di una storia che riunisce tutti i sentimenti del genere umano, provati dai suoi personaggi.

In ultimo, va citata la saga scritta da R.F. Kuang con The Poppy war, trilogia epica e oscura, ispirata alla storia del XX secolo in Cina. Protagonista determinata, poteri sciamanici e riflessioni su guerra, identità e potere sono gli elementi che ne hanno determinato il successo.

L’inclusività del genere fantasy.

In una società in evoluzione e sempre, il fantasy sta diventando sempre più inclusivo, grazie anche all’apporto di scrittrici provenienti da diverse culture e contesti. Il genere si arricchisce così di nuove mitologie, lingue, religioni e forme di potere.

Le saghe non parlano più solo di guerre epiche, ma anche di identità, genere, razzismo, ecologia, politica. Il fantasy è molto più di evasione: è uno specchio magico per riflettere su noi stessi e sul mondo. E oggi più che mai, grazie alle voci femminili, a donne autrici, questo genere offre storie complesse, universi ricchi e protagoniste con cui identificarsi.

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