Fashion Hub è un evento che racchiude i progetti Designers for the Planet e Global Movement to Uplift Underrepresented Brands nato dalla partnership tra la Camera Nazionale della Moda Italiana e Teneshia Carr di Blanc Magazine.

Fashion Hub. Ho apprezzato diverse creazioni dei brand emergenti della moda sostenibile. Liwen Liang, il cui brand è nato nel 2020, ha presentato una collezione basata sull’antica tecnica della ceramica che consiste nel cuocere la ceramica in fogli sottili di 0,3mm successivamente composti sul tessuto e macinati con un risultato finale di un tessuto morbido al tatto e indossabile. Il vestito cult sembra un mosaico composto da piccoli tasselli da indossare con un sandalo.

Chiara Machiavello del brand ESCVDO

che si fonda sulle tradizioni tessili peruviane è riuscita a raggiungere standard di lusso sostenibili così alti da rappresentare il Perù a livello internazionale. Il vestito blu, apparentemente già visto, è caratterizzato dai dettagli nella cucitura delle maniche e del busto che creano delle trasparenze particolari.

Dewand Marcia Lafalaise (LAFALAISE DION)

è un designer, artista della Costa d’Avorio, la cui collezione si basa su una riconversione della femminilità divina attraverso pratiche spirituali ancestrali, promuovendo la ricchezza e l’unicità della cultura africana. La conchiglia di cowrie è il mezzo principale per la realizzazione di copricapi, accessori e capi sia di alta moda che ready to wear. Il vestito nero lungo è un look da Galà.

Anche la collezione di Renwa

di origine libanese ma nata e cresciuta in Costa d’Avorio, riunisce le due culture in un design innovativo attraverso materiali organici e tecniche tradizionali di tessitura a mano. Look da giorno semplici di cui ho apprezzato la tecnica e i colori.

I Designers del progetto globale

a cui viene data l’opportunità di visibilità e di business hanno presentato abiti dal confezionamento impeccabile: alcuni mi hanno riportato negli anni ’70 grazie alla combinazione di colori vibranti ma i capi spalla sono qualcosa di già visto nello stile della moda anni ’80.

Avrei preso in prestito volentieri alcuni degli abiti delle collezioni dei Designers for the Planet da indossare per le sfilate della Milano Fashion Week.