Marco Bonadei è il protagonista del film “Comedians” di Gabriele Salvatores. Uscito nelle sale il 10 giugno 2021. Segno di una graduale ripresa alla normalità per il mondo dello spettacolo. Argomento di cui parleremo con l’attore che è alla sua prima esperienza sul grande schermo. Infatti nasce come artista teatrale, dove è avvenuto il suo incontro con il regista premio Oscar. M.Bonadei è un artista poliedrico e fantasioso, premio Ubu nel 2011 come migliore under 30 .

Conosciamolo meglio..

Marco Bonadei, vuoi presentarti ai nostri lettori?

Sono Marco Bonadei, sono un’artista e sono felice di esserlo.

Il tuo percorso personale lavorativo rispecchia i tuoi studi. Marco Bonadei, quando hai capito che avresti voluto fare l’ attore?

Quando alle scuole medie mi è stato fatto notare che non ero un fallito completo, ma che qualcosa sapevo fare, recitare.

Hai lavorato in TV e teatro. Preferenze? Ricordi più belli? Aneddoti?

Gli aneddoti sono tanti e curiosi, i ricordi belli troppi, ma se penso a uno degli ultimi ricordi davvero piacevoli è la condivisione di un mese e mezzo con il cast di “Comedians”, il film di Gabriele Salvatores che ho girato quest’estate, un gruppo di persone con cui si è posato un primo tassello per una bella amicizia.

Regista che ti è rimasto nel cuore? Con quale rilavoreresti?

Ho costruito un periodo della mia vita con e grazie soprattutto a Elio DeCapitani, regista attore e direttore del teatro Elfo Puccini di Milano. Con lui sono 10 anni che collaboro, mi ha cresciuto come attore e come persona, gli devo molto e se devo vedermi proiettato su di un palcoscenico nei prossimi anni mi vedo al suo fianco.

Collabori con la danzatrice e coreografa Chiara Ameglio, compagna nella vita oltre che nella ricerca teatrale, con la quale nel 2021 hai fondato la compagnia teatrale La variante umana, insieme ad Aureliano Delisi, Alessandro Frigerio e Vincenzo Zampa. Ricordi e speranze?

È stato grazie a lei che sono tornato a occuparmi dei miei progetti, delle mie idee, e della mia visione dell’arte teatrale. Sono stato coinvolto da Chiara nella realizzazione di uno spettacolo “Trieb l’indagine“, un lavoro di teatro danza che ha debuttato tre anni fa, dal quale è nata una prolifica collaborazione e l’idea di fondare una compagnia.

foto di Marcella Foccardi

Con The History Boys di Alan Bennet, con il quale hai vinto il premio UBU attore under 30 nel 2011. Ricordi? Aneddoti? Come hai vissuto questa esperienza?

Si è trattato di uno spettacolo sulla scuola, ma soprattutto di una vera scuola attorale. Una gita scolastica durata più di quattro anni, attraverso la quale siamo diventati da lievi attori, attori a tutti gli effetti.

Come e se il covid ha influenzato il tuo lavoro? Come lo hai vissuto?

È stato uno choc vedere interrompersi la tournée dello “strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, con il teatro dell’elfo. Poi la speranza, di andare in scena nei mesi successivi con la produzione di Carmelo Rifici “Ifigenia” anche questa svanita nel nulla, così come le produzioni successive. per fortuna sono una persona che riesce a ricavarsi spazi e tempi per le proprie passioni quali la scultura, la cucina, gli scacchi. Poi è arrivato “Comedians”, Il film di Gabriele Salvatores, che ci ha risvegliati dal torpore del look down e regalato nuova vita.

Serie TV?

Chernobyl – straordinaria miniserie, sotto ogni aspetto un piccolo capolavoro.

Film?

Ce ne sarebbero troppi, ma gli ultimi due film che più mi hanno lasciato un segno forte sono stati: “Un altro giro” di Thomas Vinterberg e “sull’infinitezza” di Roy Andersson.

Sei tra i protagonisti del fim Comedians di Gabriele Salvatores. Che esperienza è stata? Ricordi? Aneddoti?

È stata senza dubbio un’esperienza magnifica, unica nel suo genere. Poter lavorare con il premio Oscar Gabriele Salvatores si è rivelato un sogno fattosi realtà. E la condizione unica e straordinaria, dettata dalla pandemia, e curata con grandissima attenzione dalla produzione del film ha permesso a noi attori e parte della troupe, di condividere un mese e mezzo a stretto contatto, costruendo un gruppo coeso, facendo due mesi di prove prima delle riprese (eccezionale per quanto riguarda le abitudini in campo audiovisivo) e trascorrendo un periodo in auto isolamento nella bellissima città di Trieste.

Nella stagione 2021 collabori con il duo comico Ale e Franz per il loro programma televisivo Fuori Tema, in onda su Rai2. Ricordi? Aneddoti?

Sono un duo pazzesco, esilarante, dolci e accoglienti a casa loro, tanto quanto splendidi compagni sul set del film di Salvatores. È stato divertentissimo confrontarmi con due comici del loro livello, lasciarsi andare al loro gioco improvvisativo, divertente e istruttivo, grazie soprattutto a Elia Castangia che ha curato la regia del programma FuoriTema.

E dello spettacolo Nel Guscio. Ideato da Cristina Crippa. Sensazioni, emozioni, pensieri? Speranze?

Sarà una grande sorpresa, per il pubblico ma anche per me, calarmi nei panni di un feto all’ottavo mese di gravidanza, per me che sono 1,90 m è innanzitutto una grande sfida. Scopriremo gli esiti dal 7 luglio in poi al teatro elfo Puccini di Milano, dove debutta questo Amleto contemporaneo: un giovane principe danese alle prese con l’omicidio del padre e la sua impossibilità ad agire concretamente.