Il suo approdo sulla piattaforma Netflix è stato grandioso: per diversi giorni è stato il primo film nella classifica Netflix Italia. Stiamo parlando del successo di Soman Chainani, L’Accademia del Bene e del Male.

Dallo scorso ottobre è disponibile sulla piattaforma Netflix il film L’Accademia del Bene e del Male, tratto dall’omonima saga scritta da Soman Chainani. Il successo del film si è misurato nella classifica della piattaforma stessa dove, solo nella prima settimana* di trasmissione si è posizionato al primo posto della top ten di ben 88 paesi in tutto il mondo. Ma qual è il segreto del suo successo?

The School for Good and for Evil

Debutta nel 2013 il primo libro di Soman Chainani, L’Accademia del Bene e del Male, un libro per giovani lettori dalla trama apparentemente semplice.

L’Accademia del Bene e del Male segue le vicende di due giovani ragazze che a prima vista sono l’una l’opposto dell’altra: Sophie è bionda, educata, gentile e veste sempre colorato; Agatha si veste sempre di nero, vive ai margini del cimitero del piccolo villaggio di Gavaldon e tutti, al paese, sono convinti che sia una strega cattiva.

Le due, nonostante le apparenti differenze, sono legate da una profonda amicizia.

La narrazione si avvia nel momento in cui le ragazze vengono rapite per essere portate all’Accademia del Bene e del Male, una scuola leggendaria che forgia eroi e principesse da un lato, e cattivi dall’altro. Sophie è convinta che finalmente potrà essere la principessa che ha sempre desiderato essere perché lei è, ovviamente, buona. La sua amica Aghata, per evidenza di fatti, finirà nella scuola dei Mai, i cattivi. Ma d’altro canto c’è bisogno anche di loro, no?

Peccato che le cose non andranno esattamente come la piccola Sophie aveva previsto.

L’Accademia del Bene e del Male – Il successo

Lo scorso ottobre è approdato su Netflix il film tratto dal primo romanzo de L’Accademia del Bene e del Male ed è stato subito un grandissimo successo.

Forse sarà merito di un cast di livello (tra i vari, abbiamo anche Laurence John Fishburne III nei panni del Gran Maestro e Chalize Theron in quelli di Lady Lesso), o forse sarà per l’atmosfera magica che si respira guardandolo?

Può essere che l’idea di un castello in cui vengono addestrati principi azzurri e adorabili principesse di fronte a un altro, in cui invece vengono istruiti personaggi malvagi, appaia come banale e fanciullesca. Il mondo delle fiabe, in fondo, è roba da bambini.

Ma non tutto è come sembra e uno degli assi vincenti de L’Accademia del Bene e del Male è proprio questo. Sotto la trama apparentemente semplice si nascondono tematiche importanti degne di opportune riflessioni.

L’amicizia, in primo luogo. Quella vera, quella forgiata da un affetto profondo e imprescindibile. Questo film/libro insegna che non sempre l’amore è la risoluzione finale. Ci sono altri sentimenti in grado di muovere il mondo e uno di questi è proprio l’amicizia.

E poi ci sono delle visioni di vita errate che, come cavalli col paraocchi, molti di noi portano avanti con convinzione.

Agatha, per esempio, sembra l’unica consapevole del fatto che la vita non è solo bianca o nera, ma è ricca di un’infinità di sfumature grigie e questo porterà alla creazione di una falla nel precario equilibrio tra bene e male.

Il film

Nonostante il libro approfondisca molti temi importanti come, tra gli altri, quelli sopra citati, va detto che anche il film riesce a trasmettere questi messaggi agli spettatori.

Tutto è molto più veloce, come sempre in ogni film che deve riassumere cinquecento pagine di libro, ma nonostante questo il risultato è senza dubbio ottimale. La storia scorre liscia e la trama, seppure con qualche piccolo gap che, senza aver letto L’Accademia del Bene e del Male, si capisce poco, non risulta mai dispersiva.

Se si è visto il film senza leggere il libro, e il film è risultato piacevole, allora è assolutamente necessario leggere il libro. Questo per comprendere meglio la storia che lega i personaggi e soprattutto perché così, avendo dovuto compattare settimane e settimane di tempo narrativo, si è caduti in un susseguirsi troppo veloce di eventi che da meno veridicità alla storia.

A sua discolpa, va detto infatti che Tedros è molto meno “sempliciotto” nella versione cartacea de L’Accademia del Bene e del Male. Nel film, il risultato è stato quello di un principe un po’ farfallone e superficiale. Come lui, ci sono tanti altri esempi, per questo è importante leggere sempre i libri da cui sono tratti i film.

*Classifica ufficiale Netflix dal 17 al 23 ottobre 2022