La bambina più irriverente del mondo festeggia la sua nascita grazie al genio di Astrid Lindgren.

Così inizia il primo capitolo del primo libro di Pippi Calzelunghe, in svedese “Pippi Långstrump“, scritto da Astrid Lindgren per la figlia Karin, malata di polmonite nel 1941 e costretta a letto per molto tempo. Astrid creò il personaggio di Pippi Calzelunghe dopo che la figlia inventò questo strampalato nome. Sempre lei decise che, con un nome così originale, anche la vita e le avventure di Pippi dovevano esserlo altrettanto.

“C’era alla periferia della minuscola città, un vecchio giardino in rovina; nel giardino sorgeva una vecchia casa, e nella casa abitava Pippi Calzelunghe, Aveva nove anni e se ne stava lì completamente sola; non aveva né mamma né papà, e in fin dei conti questa non era una cosa atroce se si pensa che così nessuno poteva dirle di andare a dormire proprio quando si divertiva di più o propinarle l’olio di fegato di merluzzo quando invece lei desiderava delle caramelle”.

La nascita di un mito.

Il nome completo di Pippi Calzelunghe è “Pippilotta Virtualia Rolgardinia Succiamenta Efrasilla figlia del Capitano Efraim Calzelunghe, precedentemente terrore dei mari, adesso re negro“. È una bambina che arriva a Visby (nell’isola di Gotland) e va a vivere da sola a Villa Villacolle (Villa Villekulla). Ha un cavallo bianco a pois neri che lei chiama “Zietto” e una scimmietta, il signor Nilsson.

Dopo circa tre anni dalla nascita “orale” di questa straordinaria bambina dai capelli arancioni, le lentiggini e le trecce orizzontali, la Lindgren decise di mettere per iscritto le sue avventure. Era, infatti, immobilizzata a letto per una caviglia slogata a causa di una caduta sul ghiaccio.

Questa disgrazia fece in qualche modo la sua fortuna. Il libro, scritto, illustrato e rilegato dalla stessa autrice, in un’unica prima copia, era un regalo per il decimo compleanno della figlia che tanto aveva amato quelle storie prima di addormentarsi quando era malata. Forse, chissà, questi momenti di magia tra madre e figlia avranno in qualche modo accelerato la sua guarigione.

La pubblicazione ufficiale.

La storia fu poi pubblicata quasi un anno dopo, in maniera ufficiale, dalla casa editrice svedese Rabén & Sjögren (per la quale avrebbe poi lavorato come editor) in tre volumi: nel 1945 Pippi Långstrump, nel 1946 Pippi Långstrump går ombord (Pippi Calzelunghe parte) e nel 1948 Pippi Långstrump i Söderhavet (Pippi Calzelunghe nei mari del Sud). Successivamente questi primi tre libri furono raccolti in uno solo.

Inizialmente gli editori avevano temuto che Pippi Calzelunghe avrebbe istigato i bambini alla ribellione verso i genitori e la società, ma questa paura fu spazzata via dal successo dirompente e quasi immediato del libro.

Il successo fu prorompente sia in Svezia che all’estero e ne venne tratto un lungometraggio cinematografico e una serie televisiva di grandissimo successo, molto famosa anche in Italia, del 1969. Nel nostra Paese la serie è andata in onda in prima visione su Rai 1 nel 1970.

Le parole dell’autrice.

In un’intervista Astrid disse: “Ricordo bene com’è essere bambini, come un bambino senta e come reagisca” e forse fu proprio questo il segreto profondo del suo successo: l’immedesimazione nella mente e nei pensieri dei bambini, il suo capirli, il suo credere in loro. E ancora:

“Tutto è iniziato nella cucina di Kristin, quando avevo circa cinque anni. Fino ad allora ero stata un animaletto che assorbiva con gli occhi, le orecchie e tutti i sensi solo ciò che era natura. Dell’esistenza di qualcosa chiamato cultura non sapevo niente fino a quando entrai sulle mie gambette esili nella cucina di Kristin e una frustata di questa cultura non si abbatté sudi me senza alcun preavviso. Kristin era sposata con il nostro vaccaro e, inoltre, era la mamma di Edit. Questa Edit – che sia benedetta oggi e per sempre – mi lesse la favola del gigante Bam-Bam e della fata Viribunda e scatenò nel mio animo bambino un’oscillazione che non si è ancora del tutto fermata. È per questo che scrivo libri per bambini. E tutto è solo un proseguimento di quel che iniziò tanto tempo fa nella cucina di Kristin”.

Le prime edizioni in Italia.

Pippi Calzelunghe venne pubblicato per la prima volta in Italia nel 1958 dalla Vallecchi all’interno della collana Il Martin Pescatore con traduzione a cura di Donatella Ziliotto. La traduzione era però basata sull’edizione antologica modificata del 1952. Nel 2003 Salani Editore (che aveva già pubblicato il libro nel 1988) pubblicò, per festeggiare i 140 anni della casa editrice, un’edizione limitata numerata, in cui vennero reintegrati gli otto capitoli inediti in Italia. Nel nostro Paese la serie è andata in onda in prima visione su Rai 1 nel 1970.

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Tutta la documentazione che riguarda la creazione del romanzo è conservata presso la Biblioteca nazionale svedese di Stoccolma, nell’archivio Lindgren, iscritto dal 2005 dall’UNESCO nel Memory of the world register.

37 edizioni mondiali del libro, 165 milioni di libri venduti e un esempio di vita.

“Con i suoi capelli rossi arruffati, le calze a righe e la personalità vivace, Pippi è un esempio di indipendenza, coraggio e immaginazione senza limiti. A differenza dei personaggi femminili convenzionali dell’epoca in cui è stata creata, la piccola dai capelli rossi sfidava gli stereotipi di genere e le aspettative sociali. Era una bambina forte, audace e avventurosa che faceva le sue regole, dimostrando che le ragazze potevano essere tanto coraggiose e indipendenti quanto i ragazzi, se non di più”.

Pippi Calzelunghe ha ispirato molte giovani lettrici a credere in loro stesse e a perseguire i propri sogni, indipendentemente dagli ostacoli che potrebbero incontrare lungo il cammino.

Per questo fu molto amata anche – non solo – dal pubblico femminile, che in lei proiettava una forma di riscatto, irriverenza, intraprendenza, coraggio, sfida. E una buonissima dose di ironia, che non guasta mai.

Tra le frasi più famose di Pippi Calzelunghe spiccano: “Non ci facevo una malattia per diventare grande!” e “Se sei molto forte, devi anche essere molto gentile”. 

Villa Villacolle oggi.

È possibile visitare la casa di Pippi Calzelunghe, chiamata “Villa Villacolle”. Si trova nella città di Visby, sull’isola di Gotland in Svezia. Oggi fa parte del parco tematico Kneippbyn, dove si possono incontrare i personaggi di Pippi Calzelunghe e visitare la casa, originale tanto quanto la sua abitante.

Per un’idea di itinerario di viaggio, potete dare l’occhiata qui e qui.

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