figlie selvagge
In un panorama letterario sempre più affollato di storie al femminile, Figlie selvagge di Cinzia Giorgio, Rizzoli, si distingue come un romanzo intenso, necessario, e sorprendentemente attuale. Un viaggio letterario tra storie di donne indomabili e forti che vivono con coraggio nonostante il dolore e la superstizione.

Figlie selvagge di Cinzia Giorgio, già nota per la sua sensibilità narrativa e lo sguardo lucido sull’universo femminile, intreccia le vicende di donne vissute in un’epoca segnata dalla superstizione e dall’isteria collettiva. È una storia che, se guardata con occhio attento e critico, è attuale e mette in luce coraggio e debolezza, paura e superstizione, magia e religione.

Di madre in figlia.

Nel cuore oscuro del Seicento, tra i boschi nebbiosi e le superstizioni che soffocano il Sud Italia, Figlie selvagge prende vita come un modello di resistenza tutta al femminile. Siamo a Benevento, tra il 1630 e il 1641, terra di leggende, dove si dice che le janare, le streghe, danzino nei boschi nelle notti di tempesta. Ed è proprio lì che compare Bianca, giovane guaritrice, figlia e sorella di medichesse: donne viste con occhio malevolo da molte persone.

Oscure aggressioni.

La città è scossa da una serie di misteriose aggressioni a giovani ragazze, e il sospetto, nemmeno troppo velato, ricade su Bianca, sua madre e soprattutto su sua sorella Maria, tutte marchiate dall’accusa infamante di stregoneria. Il popolo le teme, ma non le conosce davvero. Le autorità, invece, le vogliono distruggere.

Una figura inquietante.

A guidare la caccia è Pietro Piperno, medico colto ma crudele, convinto che le janare siano legate al demonio. Il suo odio, però, ha radici ambigue: è attratto da Maria, sorella di Bianca e quell’attrazione si trasforma in una furia cieca. A questo si unisce l’odio per la loro madre Rosa, protetta però dalla madre dello stesso Piperno.

Poi, il silenzio: Maria scompare nel nulla. Ed è a quel punto che Bianca, spinta dall’amore e dalla rabbia, inizia il suo viaggio come una sorta di iniziazione.

Il male che si annida ovunque.

Con la scomparsa di Maria, anche Bianca e sua madre sembrano sparire nel nulla. Gli anni passano, le tre donne sembra che siano state dimenticate. Ma il male si annida fuori dalle mura della città e del convento di San Pietro delle Monache. Il male che non è mai scomparso ed è pronto a ritornare per abbattersi come una furia cieca. Ma Bianca stavolta è forte e determinata.

Viaggiare nel tempo.

Leggere Figlie selvagge significa entrare in una scrittura che ha il profumo dei romanzi d’altri tempi, con la consapevolezza narrativa del presente. Il suo stile è colto, fluido, denso di riferimenti storici e culturali, ma sempre profondamente umano.

Ogni parola è scelta con cura, ogni frase è calibrata per evocare, emozionare, illuminare. È una scrittura che ha un proprio ritmo incalzante, nascosto dalla sapienza di un racconto che scorre veloce ma che, allo stesso tempo, permette di assaporare ogni singolo passaggio.

In Figlie selvagge, la penna di Cinzia Giorgio è come un pennello che dipinge ciò che scrive. Qualunque aspetto acquista un suo fascino e che racconti un bosco, uno sguardo, una violenza o un’emozione intima, l’autrice riesce sempre a dare tridimensionalità alla scena.

Storicità e contemporaneità.

In questo romanzo, Giorgio costruisce ambientazioni rigorose, basate su un’attenta ricerca, ma le popola con personaggi moderni nello spirito, nelle domande, nella lotta. Questo crea un ponte ideale tra le epoche, in cui il lettore non si sente mai distante, ma coinvolto.

Il lettore vive con i personaggi e percepisce le loro sensazioni. Scava nell’animo femminile. I suoi personaggi non sono mai figure piatte o stereotipi, ma donne complesse, ferite, contraddittorie, vive. Il suo stile si distingue per l’introspezione psicologica, che passa attraverso piccoli gesti, dialoghi misurati, pensieri che rivelano l’abisso o la salvezza.

Figlie selvagge è un romanzo assolutamente da leggere per immergersi in un passato che tanto passato non è. Perché certi atteggiamenti umani sono ancora presenti tra noi.

Scheda.

Editore‏: ‎ Rizzoli
Data di pubblicazione: ‎ 17 giugno 2025
Lingua: ‎ Italiano
Lunghezza stampa: ‎ 352 pagine
ISBN-10: ‎ 8817188468
ISBN-13: ‎ 978-8817188463

Link per l’acquisto: Cinzia Giorgio – Figlie Selvagge

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