Oggi 22 luglio, nel giorno che la Chiesa dedica a Santa Maria Maddalena, non posso non celebrare il ricordo di questa grandissima donna, forte e coraggiosa.

Il modo che ho trovato più adeguato per ricordarla, è la recensione della novella Maria Maddalena, edita Newton Compton, scritta dalla nostra Direttrice, Cinzia Giorgio, professoressa di Storia delle donne, grande studiosa di questa donna appassionata.

Questo racconto narra della Maddalena, la bellissima e affascinante donna ebrea, Maria di Magdala, che decise di abbandonare il suo mondo di agi e ricchezze, per seguire Gesù.

Cinzia Giorgio con il suo stile elegante, appassionato, fluido e sempre accattivante mi ha come sempre fatto emozionare nel leggere queste pagine.
Il racconto è breve, forse troppo, e forse questo è l’unico difetto che riesco ad osservare, perché in realtà avrei amato leggere queste pagine più a lungo.

Il personaggio di Maria Maddalena è ammaliante, all’inizio enigmatico per poi risultare chiaro e lumino.

È stato toccante leggere del primo incontro tra Maria e Gesù, entrambi adolescenti, per le strade di Gerusalemme, e poi del loro riunirsi in età adulta, dieci anni più tardi.

Maria Maddalena è l’esempio della donna emancipata, vittima dell’invidia e delle maldicenze, degli schemi mentali di un paese e di un’epoca che volevano le donne sottomesse agli uomini e che non accettavano una donna intraprendente e imprenditrice.

Additata come posseduta dal demonio e più tardi negli anni come una semplice prostituta, la figura della Maddalena è stata ufficialmente riabilitata da Papa Francesco nel 2016 dopo quasi millequattrocento anni, come ci racconta Cinzia Giorgio nell’interessante appendice al termine del racconto.

Consiglio vivamente la lettura romanzo breve a chi ha voglia di conoscere un personaggio storico di cui si parla da due millenni, ma che forse solo da pochi anni iniziamo ad approfondire un po’ meglio.