L’agrifoglio è una pianta spinosa dalle bacche rosse che da sempre orna le composizioni e le decorazioni natalizie. Ma da dove ha origine il suo utilizzo nelle festività natalizie? Armatevi di una bella tisana, accomodatevi e leggete…

Molto tempo fa, un piccolo pastore dormiva in un ovile. Una notte fredda si svegliò improvvisamente e si accorse che nel cielo brillava una luce intensa. Impaurito, lasciò l’ovile e scappò nel bosco. Lì udì dall’alto il canto degli Angeli che annunciavano la nascita di Gesù.

Si accorse poi che molta gente si dirigeva verso una grotta. Incuriosito da ciò che vedeva domandò dove tutti andassero e una giovane donna rispose che era nato il figlio di Dio, sceso sulla terra per aiutare l’uomo e aprirgli le porte del Paradiso.

Il pastorello, ancora più curioso e grato per quella notizia, si unì alle altre persone. Si accorse però che tutti portavano con sé un dono; soltanto lui non aveva da donare nulla a Gesù poiché era sempre stato molto povero. Preso dallo sconforto tornò dalle sue pecore. Ma mentre camminava i suoi piedi nudi furono punti da spine. Allora guardò a terra e vide un arbusto ancora verde. Riconobbe che era una pianta di agrifoglio, con le foglie lucide e spinose. Lo raccolse e pensò che quello poteva essere il suo dono da portare al Salvatore.

Si recò dunque alla grotta con il ramo in mano. Si avvicinò al bambino sorridente, glielo porse, ma si accorse che le gocce di sangue delle sue mani ferite si erano trasformate in palline rosse, posatesi poi proprio sui rami dell’arbusto.

Al suo ritorno nel bosco, tra le lucenti foglie dell’agrifoglio, una bellissima sorpresa lo attendeva: erano nate, tra il verde, tante bacche rosse.

Ecco perché a Natale un ramo di agrifoglio viene offerto e regalato alle persone care, alle quali si augurano tutta la pace e il bene che questo mondo possa offrire.