18 febbraio 2021. Un giorno che ricorderemo per sempre nella storia. Uno spiraglio di luce in un periodo così martoriato a causa di un virus sconosciuto.
A seguire passo per passo l’arrivo del Perseverance su Marte è stato il canale Focus che, con i suoi ospiti tra cui scienziati, studiosi, professori, ci ha accompagnato in un momento davvero emozionante.
Ma partiamo dal principio: il 30 luglio 2020 è cominciato il viaggio, alla velocita di 20.000 Km all’ora, dello scudo che conteneva il rover Perseverance dalla NASA verso la superficie marziana con arrivo previsto per il 18 febbraio 2021 alle ore 21:45.
Così è stato: abbiamo potuto seguire ogni fase con aggiornamento di soli sette minuti di differenza che ci hanno confermato l’ammartaggio, accompagnato dagli applausi di chi questo progetto lo segue in prima persona da tempo.
A un minuto dall’impatto, il paracadute che precedentemente si è aperto, si è staccato e i motori hanno rallentato la discesa (5,36 Km al secondo) programmata su quella parte di Marte che si suppone, in base agli approfonditi studi, essere il delta di un antico fiume.
A guidare il rover è stato l’ingegnere Paolo Bellutta: il Perseverance, dotato di microfoni e di 23 macchine fotografiche, potrà raccontare quel che avvenne in quell’area di Marte e capire, così, se vi sono state forme di vita in precedenza.
Alla diretta sono intervenute diverse figure di studiosi, uno tra questi Giovanni Leone, con una teoria decisamente controcorrente e che lascia non poco perplessi: secondo i suoi studi non vi è e non vi è mai stata acqua su Marte e, di conseguenza, vita. Questo perché è presente un minerale chiamato Olivina completamente integro e non alterato facendo pensare alla presenza di acqua.
Il Dottor Spiga, invece, ritorna un po’ indietro ricordandoci che già erano stati effettuati studi su Marte per cercare segni di vita e che tracce sicure sarebbero già state trovate sotto a 1 Km e mezzo di ghiaccio grazie a onde radio che producono echi molto forti quando riscontrano la presenza di acqua. Ha sottolineato, poi, che anche sulla Luna è stata riscontrata la presenza di acqua allo stato solido.
La Dottoressa Agnese Mandrino ci riporta ancora più indietro nel tempo, allo scienziato Giovanni Schiapparelli, studioso di Marte che nel 1890, presso l’osservatorio di Brera, scrisse un libro con mappe dettagliate, un documento prezioso e di grande valore.
Pensate che il rover Perseverance è stato pensato ben otto anni fa; prima di lui era stato inviato Curiosity per esplorare i crateri.
Questo studio è davvero una tappa importante; porterà infatti a una nuova missione in cui verranno anche estratte materie da Marte che nel 2031 saranno portate sulla terra per essere analizzate.
Al momento, la vita sul pianeta rosso è un pensiero davvero lontano, non vi è ossigeno, ma solo anidride carbonica e un po’ di azoto, ma se davvero ci fosse l’acqua cosa potrebbe cambiare in un prossimo futuro?
Non ci resta che seguire le scoperte che, grazie a Perseverance, gli scienziati, gli studiosi, gli ingegneri e gli astronauti faranno e, intanto, seguire affascinati ogni singola evoluzione.
Mission Control Live NASA: https://www.youtube.com/watch?v=GIooAx_GkJs&feature=emb_title
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