Sarà inaugurato il 5 Giugno al Murales Festival di Jersy City, negli USA. È il primo murales mangia-smog in grado di assorbire 18 kg di Co2 al mese. Non solo: il murales raffigura tre donne appartenenti a tre diverse etnie. Il messaggio ambientale dunque si unisce a quello sociale e antirazzista in un grido quasi corale di unità e salvezza.

Yourban2030 è un’associazione no profit italiana. Ne fanno parte un team di professionisti esperti in tematiche ambientali, sociali e culturali. Tale team si occupa di temi che ci traghettano dunque verso un futuro migliore e globale. Il mezzo che utilizza l’associazione per improntare discorsi e riflessioni sul rapporto uomo ambiente è, per l’appunto, l’arte. In tale contesto rientra il murales Stay with us che lancia un duplice importante messaggio. In Stay with us, firmato da Amanda Phingbodhipakkiya, potremo infatti ammirare tre donne dalle diverse tonalità ma così unite da un profondo e unico significato antirazzista.

Sarà grande 400 metri quadrati e sarà in grado di neutralizzare ogni giorno le emissioni di 90 auto a benzina. Il murales è realizzato con “Airlite, una tecnologia che si applica come una pittura su qualsiasi superficie. Tale pittura trasforma ogni parete in un depuratore naturale, riducendo gli ossidi di azoto, principale causa di morte derivante dall’inquinamento dell’aria. L’opera assorbirà oltre 18 chilogrammi di CO2 al mese (ANSA)”.

Chi è Amanda Phingbodhipakkiya

Figlia di immigrati thailandesi e indonesiani, Amanda è nata ad Atlanta. Ha studiato neuroscienze alla Columbia prima di dedicarsi all’arte a tempo pieno. Esploratrice del femminismo, della scienza e della comunità vanta opere esposte in musei e gallerie, su edifici e tunnel autostradali. Tutto in nome di un’arte-immagine-significato che non conosce confini. Attraverso la sua produzione, Amanda vuole sfidare il pubblico a riconsiderare il mondo che lo circonda. Lancia messaggi universali, “sfruttando” l’arte per far riflettere e costruire un mondo migliore.

La mia pratica consiste nel rendere visibile l’invisibile. Negli ultimi anni ho esplorato universi microscopici, ricordi familiari e condizioni neurologiche attraverso la mia arte. Molti dei miei pezzi sono interattivi e invitano gli spettatori a interagire sia di persona che digitalmente con le idee che ho presentato.

Un murales per un futuro migliore

Il murales verrà presentato il 5 giugno, proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Gli occhi che si soffermeranno a contemplarlo si affacceranno dunque su una finestra del futuro. Un futuro dove ci si augura che l’emissione di Co2 sia maggiormente regolamentata e dove piaghe come il razzismo siano definitivamente debellate. L’arte dunque ancora una volta unisce bellezza e messaggi sociali. Come un tempo, rappresenta l’uomo e il suo destino. Non serriamo dunque la mente ma prepariamoci a farne tesoro.