Abbiamo intervistato l’autore di Il Risveglio dei Templari, Roberto Lodovici che ci svela l’inaspettato risvolto femminile nel suo romanzo, incuriosendoci ancora di più a leggere il suo bellissimo romanzo.
Perché questa copertina?

Il libro contrariamente a quanto si possa credere è ambientato nel futuro esattamente nel 2045.  D’accordo con l’editore abbiamo pensato a due motociclisti in sella ad una moto emblema moderno dei due templari in sella ad un cavallo.

Qual è il tema dominante del libro?

È il risveglio della “coscienza universale” che porterà a far sì che al termine del viaggio, l’antica saggezza Templare venga riportata alla luce e messa disposizione dell’umanità nel momento in cui è chiamata ad affrontare nuove sfide.

Nel contempo si intreccia anche la storia di un percorso verso la consapevolezza, alla scoperta di sé stessi che coinvolgerà i nostri quattro principali protagonisti.

Perché una nostra lettrice dovrebbe leggere il suo libro?   

La prima parte del libro è quella storica che racconta attraverso le ricerche di Michel e Isabelle, due dei nostri protagonisti, la vera storia della Cattedrale di Chartres e dei mitici cavalieri Templari. 

Nel proseguo ci si accorge che più che un libro d’azione è un libro di riflessione, di analisi e di meditazione. Fa riferimento al tema del risveglio delle coscienze.

I quattro protagonisti nei loro incontri affronteranno argomenti che riguarderanno la fede, la religione, e altri aspetti filosofici della vita stessa. Un percorso che darà alla loro esistenza un nuovo significato.

 La nostra storia ambientata in un prossimo futuro si scopre proseguendo nella lettura, quanto sia fondamentale e trainate il ruolo delle donne nel risveglio dell’Umanità. 

Qui notiamo inserite in posti chiave della società nel 2045, molte di loro.

Oltre a Sophie e Isabelle protagoniste per eccellenza, troviamo Idha Jordan architetto nepalese, il Cardinale cattolico Mary Rose, il Segretario dell’Onu, Margaret Lightson , la Rettrice della Duke University, Elisabeth Winslow e la Direttrice della CNN, Joanna White.  

A tal proposito di quale antica saggezza Templare ti riferisci esattamente?

Mi riferisco ai concetti di Ecumenismo e di Fratellanza Universale.

I Templari entrando in contatto con il pensiero filosofico orientale avevano scoperto che non era poi così differente da quello occidentale.

Da ciò avevano compreso che le differenti religioni avrebbero dovute essere vissute dai loro membri non come un elemento divisivo ma al contrario cogliendone l’aspetto inclusivo.

Avevano compreso fin da allora che aver fede non significava deglutire dogmi fino alla credenza più cieca. Avere fede significava lasciare ad ogni individuo il diritto di pensare, ragionare e porsi delle domande.

Concetti oggi accettati ma a quel tempo, considerati eretici e quindi rimasti celati.

Non a caso la Cattedrale di Chartres da loro costruita descritta da sempre come un simbolo del cattolicesimo è di fatto invece la prima cattedrale ecumenica che trascende le religioni.

L’utopia in seno ad un élite Templare era quella di poter vivere un giorno considerando il mondo di allora come un unico paese e l’umanità i suoi cittadini.

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