Fatto il misfatto! Seguaci della saga, esultate: Animali fantastici è tornato. Il terzo episodio della saga è infatti disponibile nei cinema di tutta Italia a partire da mercoledì 13 aprile.
Cosa ci svela questo nuovo film, in assoluto fra le pellicole più attese dell’anno?
I SEGRETI RIVELATI
Siamo negli anni ’30 del 1900. Il mondo magico si sta preparando all’elezione del suo nuovo capo. Il potente mago oscuro Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) è ricercato per la strage compiuta ai danni dei Babbani. Riesce tuttavia a farsi assolvere dal Ministro della Magia tedesco Anton Vogel, e di conseguenza a candidarsi per diventare capo della Confederazione Internazionale dei Maghi.
Il professor Silente (Jude Law) sa che Grindelwald aspira a prendere il controllo del mondo magico e a sottomettere i Babbani, da lui considerati esseri inferiori. Pertanto Albus vuole fermarlo, ma, a causa del patto di sangue stretto in gioventù con Gellert, non può attaccarlo in prima persona. Chiede quindi aiuto al fedele allievo e magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne), a suo fratello Theseus (Callum Turner), alla fedele assistente Bunty (Victoria Yeates), alla professoressa Lally (Jessica Williams) e al babbano pasticciere Jacob Kowalski (Dan Fogler).
I sei attueranno un intricato piano per contrastare la chiaroveggenza di Grindelwald. Quest’ultimo, infatti, grazie alla cattura di un Qilin, rarissima e purissima creatura magica, può prevedere ogni loro mossa. Riusciranno a impedire al mago oscuro di salire al potere?
UN MOMENTO DI PASSAGGIO… FRA VECCHIE CONOSCENZE E NUOVI INCONTRI
«Il piano è non avere un piano», così dice il giovane Albus Silente in questo nuovo Animali fantastici 3. O meglio, il piano c’è, ma è flessibile, aperto all’innovazione e pronto ad adattarsi alle situazioni e ai rivolgimenti della sorte. E lo sappiamo dalle teorie evoluzionistiche, chi si adatta sopravvive e vince. È così che possiamo definire questo terzo episodio della saga, un punto di svolta rispetto ai due film precedenti. Il lungometraggio riprende infatti le fila della storia per imprimerle poi un’altra direzione. Abbandonata la leggerezza del racconto che caratterizzava Animali fantastici 1, vengono ora ripresi la malinconia e lo spessore dei finali della saga di Harry Potter. In questa pellicola vecchio e nuovo si incontrano, unendo le due grandi saghe nate dalla penna di J.K. Rowling e realizzando così pienamente la concezione di Animali fantastici come prequel di Harry Potter.
Ritroviamo infatti tutti i personaggi a cui eravamo affezionati, da Newt al suo asticello Pickett, dalla sua innamorata Tina alla sua assistente Bunty, dalla strega Queenie al pasticciere babbano Jacob. Essi tuttavia rimangono quasi sullo sfondo, mentre ad emergere sono le due statuarie figure di Silente e di Grindelwald, che ricollegano la trama e i fan al magico mondo di Harry Potter. Come capiamo già dal titolo, infatti, il vero e indiscusso protagonista del film è Albus Silente.
«È un privilegio interpretare Albus Silente, uno dei maghi più potenti al mondo. Un uomo che è sempre un passo avanti». Queste sono le parole dell’attore Jude Law, che riporta sulla scena l’amato professore e futuro preside di Hogwarts, fra un succulento approfondimento sulla sua giovinezza e palesi richiami alla saggezza della sua vecchiaia.
ANIMALI FANTASTICI O HARRY POTTER?
Come detto sopra, sono molti gli elementi di Animali fantastici 3 che richiamano la saga del maghetto Harry.
I PERSONAGGI
Innanzitutto il protagonista proviene dalla saga madre e in quest’ultima sono almeno accennati anche quasi tutti i segreti del passato di Albus ora rivelati: la storia di sua sorella Ariana (con tanto di comparsa del suo ritratto nel pub Testa di Porco), il difficile rapporto con suo fratello Aberforth, la sconfitta di Grindelwald.
Parlando di Gellert, anche la netta divisione fra il polo del bene rappresentato da Silente e quello del male rappresentato da Grindelwald richiama la contrapposizione fra Harry e Voldemort. Come Voldemort, anche Grindelwald in questo film appare unicamente come antagonista, è monolitico, rappresenta il male, abbandonando le sfaccettature psicologiche che lo caratterizzavano nei film precedenti. È un cambiamento necessario, che giustifica l’allontanamento di Silente e che stigmatizza i suoi crimini, i quali d’altra parte ricordano molto quelli commessi da Voldemort, con tanto di richiami storici. Difficile infatti non pensare al nazismo e all’eugenetica, considerando le idee dei due maghi oscuri e le due grandi guerre magiche.
L’ANALISI PSICOLOGICA E LE RIFLESSIONI
Ritorna inoltre l’approfondimento della personalità del personaggio che più interessa ai fan di J.K. Rowling, ovvero, come dicevamo, Silente. Ascoltiamo infatti alcune delle sue frasi proverbiali che non possono non strappare un sorriso (prima fra tutte «bisogna scegliere ciò che è giusto, non ciò che è facile»), ritroviamo il deluminatore e la capacità del professore di vedere il buono negli altri e di valorizzarli (emblematica la sua affabilità nei confronti di Jacob, cui riserva grandi complimenti). Inizia a venire evidenziata anche la profonda solitudine che caratterizzerà l’Albus anziano e che sembra distinguere tutta la famiglia Silente: Credence/Aurelius si sente solo e abbandonato, Albus paga con la solitudine la sua immensa conoscenza e il suo essere sempre un passo avanti, Aberforth non è da meno a causa del dolore e delle delusioni che lo hanno segnato.
Tutto ciò conduce ad alcune profonde riflessioni, che ricordano molto lo spessore della saga di Harry Potter: l’imperfezione e la debolezza umane, il dolore che prima o poi colpisce tutti, ma d’altro canto l’importanza salvifica dell’amore e del tentativo di rimediare ai propri errori e di fare del bene, come sottolinea Newt. Sirius avrebbe detto che «abbiamo tutti sia luce che ombra dentro di noi, l’importante è da che parte scegliamo di agire». E Silente dirà che «sono le nostre scelte a dire chi siamo veramente, molto più delle nostre abilità». Notate un’analogia? Come in Harry Potter, ci viene insegnato ad accettare noi stessi e a fare del nostro meglio per continuare a migliorarci, nonostante gli errori e la sofferenza.
L’AMBIENTAZIONE
Per finire, anche l’ambientazione è molto più “potteriana” rispetto ai due film precedenti: molte scene sono ambientate a Hogwarts, abbiamo occasione di entrare a Hogsmeade e nel pub di Aberforth, vediamo volare la fenice e la colonna sonora ci riporta all’amata saga iniziale.
NOVITÀ E RISPOSTE
Tuttavia non preoccupatevi: non tutto rimanda al passato! Scopriamo infatti nuove creature magiche che soddisfano gli amanti della valigia di Newt, dal raro Qilin al magico uccello che salva la vita al magizoologo all’inizio del film.
E… udite udite… Jacob impugnerà una bacchetta e varcherà la soglia di Hogwarts! Per non parlare delle peripezie di Queenie, che sembra essere passata al lato oscuro… Insomma, c’è pane per tutti i denti, la cui funzione principale è fornire risposte circa le domande lasciate in sospeso in Animali fantastici 1 e 2: vengono infatti rivelati i segreti sul tradimento di Queenie, sul passato e sull’identità di Credence, sugli altarini di Silente e di Aberforth.
A questo punto la storia può concludersi, in qualche modo azzerarsi, “resettarsi”. Appare evidente che Animali fantastici 3 sia un capitolo di transizione, che risponde alle questioni irrisolte e consolida la situazione prima dei grandi eventi dei film successivi. Fornisce pertanto alla saga la possibilità sia di continuare, avendo riportato l’attenzione sui personaggi della saga madre di cui costituisce il prequel, sia di concludersi, avendo fornito risposta a tutti gli enigmi precedentemente sollevati.
In ogni caso, nell’attesa di scoprire se Animali fantastici continuerà o meno, per il momento la magia è tornata e Hogwarts aspetta nelle sale tutti i fan per dare loro il ‘ben tornato a casa’.
Per un immediato assaggio di magia cliccate sul link sottostante per vedere il trailer del film. Buona visione!
https://www.wizardingworld.com/collections/fantastic-beasts-the-secrets-of-dumbledore
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