Il calcio rosa

Chi lo ha detto che le donne non possono giocare a calcio?

Il calcio è considerato dalla maggioranza uno sport da uomini. Ma oggi, in un mondo in cui la donna prende sempre più piede e afferma la propria voce, questo risulta alquanto insensato. Il calcio “rosa” occupa un posto ben definito all’interno del mondo del calcio: le donne si dimostrano anche ben più “agguerrite” degli uomini sul campo.

Cenni storici sul calcio femminile

Il calcio femminile nasce in Inghilterra alla fine dell’Ottocento: grazie al contributo di Nettie Honeyball e delle operaie della Dick, Kerr & Co. Si trattava di una fabbrica situata a Preston, in cui le operaie producevano munizioni per gli uomini impegnati in guerra. Negli Stati Uniti, le donne hanno ottenuto una maggiore considerazione: la Nazionale americana ha portato a casa ben quattro coppe del mondo, combattendo strenuamente per l’uguaglianza di genere.
La nostra Nazionale femminile, invece, è stata più sfortunata, fermandosi ai Quarti di Finale nei Mondiali del 2019 in Francia.

Il calcio femminile in Italia e la situazione attuale

In Italia, il calcio rosa è stato per lo più “snobbato” rispetto ad altri paesi europei, in cui è sostenuto da un pubblico molto variegato. Ad oggi, sta diventando un vero e proprio lavoro praticato da giocatrici professioniste, ed ogni anno sono milioni le persone che assistono agli incontri. I media sono sempre più responsabili delle grandi sponsorizzazioni nei confronti delle squadre femminili: si tratta di un mercato che vale milioni di euro.

La donna oggi: una società più libera

Ma è il ruolo e la concezione della donna nella società che è cambiato: a partire dall’ambito familiare fino ad arrivare a quello lavorativo. Forse 20 anni fa sarebbe stato impensabile vedere una donna a capo di un’azienda, mentre attualmente sono molte le realtà gestite da sole donne.
Oggi, è di vitale importanza incoraggiare e stimolare una società più libera ed egualitaria: scardinando tutti quei pregiudizi che ci portiamo dietro da troppo tempo.

Una speranza per il futuro

Ricordo perfettamente l’emozione di scendere in campo: il legame con le compagne, gli incontri, gli infortuni, e forse l’ingenuità di quando si è ancora adolescenti.

Non è strano vedere bambini e bambine che giocano insieme a calcio, poiché è normale per loro farlo. Forse dovremmo imparare da loro e assicurargli un futuro in cui il genere non sarà più un “impedimento”, ma prevarranno il talento e la passione.