Una storia di donne che ripercorre gli anni più difficile del nostro Paese sotto la dittatura fascista. Una vita trascorsa immersa nelle stanze del teatro e la forza di riuscire a mostrare la propria forza nonostante tutto e tutti.
Le cicogne della Scala. Un romanzo di formazione che vede la protagonista Violetta subire passivamente gli eventi della vita che non le hanno permesso di diventare una grande ballerina, fino a quando non trova la forza di reagire e capire il suo vero valore. Questa è la storia narrata da Silvia Montemurro nel suo ultimo romanzo pubblicato dalla casa editrice E/O.
Una vita legata al teatro.
Violetta è solo una bambina quando cade dalle scale del teatro dove tutti i giorni si allena per diventare una grande ballerina. Il suo stesso nome ha qualcosa di profetico. Sua madre, una cantante d’opera francese, abbandonata dall’uomo che amava, si trasferisce con le due figlie, Violetta e Fiamma, a Milano e riversa su di loro tutti i suoi sogni infranti. Da quella caduta, Violetta diventa zoppa e la sua vita prende una piega totalmente diversa. Il suo sogno di essere una ballerina della Scala tramonta e ripiega sul diventare una costumista. Sua sorella, nel frattempo, riceve tutte le attenzioni di sua madre Juliette e parte per cercare il successo in Francia. Violetta, invece, vive una vita sotto lo sguardo compassionevole di tutti coloro che vedono nel suo zoppicare un ostacolo tremendo. Lei stessa si convince di essere poca cosa rispetto alle persone che le ruotano intorno. Eppure la sua vita sta per prendere l’ennesima svolta inaspettata.
Segreti.
Siamo negli anni del fascismo, poco prima della Seconda Guerra Mondiale. La situazione nel Paese sta cambiando ma il mondo del Teatro alla Scala resta un microcosmo dove tutto sembra prefetto. C’è il direttore d’orchestra Toscanini, antifascista, e il capo dei costumisti Caramba, il quale apprezza il lavoro di Violetta. La giovane, un giorno, conosce Armando un violoncellista dell’orchestra e i due stringono un forte legame. In realtà, Armando, è Amelia, una giovane che ha il sogno di dirigere un’orchestra. Ma è una donna e, nella società di quegli anni, è una cosa impossibile. Il loro segreto getterà le basi di una solida amicizia, la più vera nella vita di Violetta. Ma i segreti, in questa storia, sono tanti e, come spesso accade, i nodi verranno al pettine, dando modo a Violetta di riflettere sulla sua giovane vita e sulla persona che è diventata.
L’amore cambia le cose.
Violetta scopre anche l’amore che porta il nome di Lorenzo. Ma il loro sarà un amore contrastato dalle persone e dalla guerra stessa che, nel frattempo, è giunta in Italia. Ma poi, con un salto temporale, si verranno a scoprire molti dei segreti che sua madre e sua sorella Fiamma hanno serbato nei loro cuori. Violetta ora è libera; è madre e zia al tempo stesso mentre le cicogne rosa arrivano alla Scala.
Le verità nascoste.
Silvia Montemurro costruisce una storia che accelera il ritmo dal momento della caduta di Violetta dalle scale. Quell’evento segna la rottura di un equilibrio che, vorticosamente, cambia il destino della giovane protagonista. Nella sua famiglia si respira teatro, musica e danza ed è questo che la madre augura a lei e a sua sorella Fiamma: la vita di successo che a lei è stata negata. Ma questo sogno porta alla distruzione della loro già instabile famiglia. Sono troppe le dinamiche disfunzionali e l’infortunio di Violetta porteranno la giovane a pensare di essere sbagliata, zoppa e con nessuno che la voglia davvero. Invece, dentro di lei, c’è una grande resilienza che la porterà, dopo la guerra a prendere la vita in mano.
Un romanzo che riflette sulla verità.
La vita di molti di noi si muove segnata da un velo di bugie che ne condizionano la stessa esistenza. Questo succede a Violetta e che l’autrice del romanzo, Silvia Montemurro, svela attraverso le pagine di questo libro, una sorta di lunghissima lettera che Violetta scrive a su “figlia” Perla. Il romanzo è narrato in prima persona e l’autrice, in modo magnifico, ci permette tutte le sfaccettature della protagonista attraverso una sua presentazione indiretta. La stessa Violetta si presenta al lettore in modo autentico tanto che la narrazione sembra un ibrido tra diario, lettera e romanzo. “Le cicogne alla Scala” è una storia di rinascita, la rinascita umana e materiale di una società che esce devastata dalla guerra. Tutto è polvere, come la polvere che, per anni, ha soffocato la vita di Violetta. Una polvere spazzata via dalla verità e dal volo delle cicogne rosa che si immaginano stiano volando sul teatro alla Scala.
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Immagine di copertina di CottonBro
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