Il fenomeno mondiale della quadrilogia, L’Amica Geniale, della scrittrice Elena Ferrante è un messaggio storico e socio-antropologico che fa riflettere e infonde speranza. Scopriamo il perché
Elena Ferrante è una scrittrice italiana che ha conquistato un successo globale. Il settimanale Time nel 2016 l’ha inserita tra le 100 persone più influenti nel mondo. Sotto lo pseudonimo di Elena Ferrante, l’autrice ha pubblicato sette romanzi, quattro dei quali risultano essere legati attraverso un unico filone narrativo. Si tratta delle vicende di Elena e Lila raccontate in una quadrilogia di successo intitolata l’Amica Geniale.
Il mistero intorno all’autrice
La fama della Ferrante è indiscutibile, ma non si può non considerare che la sua notorietà è legata anche alla suggestione dell’anonimato. L’autrice infatti ha scelto di tenere nascosta la sua identità. Ci sono molte ipotesi sulla sua identità: Domenico Starnone, Marcella Marmo, Anita Raja.
Il mistero è tutt’ora irrisolto, ma dietro tutto ciò vi è il desiderio dell’anonimato dell’autrice/autore espresso nel 1991. Nel 1991, infatti, prima della pubblicazione del primo libro, L’amore molesto, Ferrante scrive all’editore Sandra esprimendo la propria volontà di anonimato. Precisa, anzi, che non parteciperà a dibattiti e convegni, non promuoverà il libro mai, in particolare in televisione. Nell’ipotesi in cui il libro vincesse un premio letterario, non sarebbe mai andata a ritirarlo di persona.
«Io credo che i libri non abbiano alcun bisogno degli autori, una volta che siano stati scritti.
Elena Ferrante
Se hanno qualcosa da raccontare, troveranno presto o tardi i lettori; se no, no»
Due amiche in lotta nell’Amica Geniale
Elena e Lila non sono soltanto le protagoniste di una serie fortunata e ricca di contenuti come quella dell’Amica geniale. Le due amiche seguono lo spaccato della società italiana del tempo in cui il romanzo è ambientato.
Il percorso narrativo prosegue dagli anni Cinquanta ai giorni nostri e il messaggio di fondo è lottare contro tutto e tutti. Infatti le due sin da bambine si confrontano contro una società ostile ai loro sogni e attitudini. Il sogno condiviso è quello di fare la “rivoluzione”, combattere fianco a fianco per trovare la piena legittimazione di sé. Le due amiche ben presto crescono e lo scenario storico e accurato della stessa Ferrante sembra piegare anche loro. Gli ostacoli più grandi sono le famiglie, quindi non solo i pregiudizi e la struttura sociale.
Elena e Lia: poli opposti congiunti
I quattro romanzi della Ferrante presentano un realismo a tratti pasoliniano, ma anche una punta di verismo verghiano. Tutto questo emerge dalla condizione dei personaggi evidenziati. Tutte le donne nella quadrilogia hanno desideri e sogni, chi altisonanti come Elena e Lia, chi meno. Il finale graduale della collana presenterà un conto malinconico e doloroso per tutte.
Il potere delle donne emerge in questi punti, ovvero la volontà di lottare contro il sistema maschilista e classista della società. Combattere anche a costo di fare i conti con una vita deludente e tragica, come si vedrà nell’angosciante finale.
Elena avrà una realizzazione, Lia no. Tuttavia proprio come la stessa Lia condividerà il dolore di amori malati e scelte condizionate.
“Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine.”
L’amica geniale (Libro 1)
La scrittura della Ferrante è rivoluzione culturale, perché attraverso un’organigramma storico fedele racconta la fisionomia di tutte le donne del mondo. Un modo di narrare e di esprimersi educativo e formativo per tutti, senza distinzione di genere. Il potere delle donne della Ferrante emerge proprio in questa sensualità combattiva e mai doma al destino sociale.
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