Persone uditive, visive o cinestetiche: vi è mai capitato di conoscere persone con le quali cominciate a intavolare conversazioni che loro stesse hanno contribuito a iniziare ma, dopo pochissimi minuti, notate che perdono completamente interesse, risultando annoiate e distratte?

Potremmo essere state anche noi stesse quelle persone divenute annoiate e distratte, dobbiamo solo capire se di fronte abbiamo qualcuno che osserva il mondo attorno a sé come persone uditive, visive o cinestetiche.

Un po’ di psicologia.

La psicologia, la parte che si occupa degli aspetti sociali, è molto chiara nel differenziare tutte le persone, nonostante le caratteristiche specifiche di ogni personalità, ben distinta l’una dall’altra.

Eppure, esistono tre categorie di persone ben definite e specifiche che portano ad approcciarsi tra loro in altrettanti modi ben definiti e se noi ne siamo a conoscenza, dialogare anche con chi non la pensa come noi può diventare persino piacevole, oltre che democratico.

Se dialoghi con una persona uditiva.

La persona uditiva è colei che più che osservare tutto ciò che le sta intorno, ascolta, percepisce, fa suoi i rumori, le parole, percependo tutto ciò che le viene detto con curiosità.

Ha un modo di parlare più concentrato su tutto ciò che, in un certo senso, è “musica per le sue orecchie”. Per esempio, se doveste incontrarla e dovesse raccontarvi di una vacanza o una gita in una bella città, la prima cosa di cui vi parlerà sarà della vitalità di quel posto specifico.

Delle strade rumorose, del vociferare della gente, oppure del silenzio, del sibilo del vento, nel caso sia stata in un posto più isolato. Parlare con lei comporta utilizzare parole che vanno incontro alle sue.

Concentrare quindi la conversazione su ciò che anche voi avete percepito se siete stati nello stesso posto che ha visitato, oppure parlare di ciò che anche a voi piace, utilizzando sempre un linguaggio “uditivo”.

Potrete poi inserire anche altre sensazioni, durante la vostra chiacchierata, perché ormai avrete la sua completa attenzione e disquisire in modo differente potrebbe diventare stimolante per entrambi.

Se dialoghi con una persona visiva.

La persona visiva la capirete subito: tutto ciò che le sta intorno attira completamente la sua attenzione. Se vi racconterà di qualche bel posto che ha visitato, si concentrerà soprattutto sulla bellezza dei monumenti.

I colori dei fiori, il verde degli alberi, la bellezza di una città o di un posto di mare o di montagna. Con una persona così, è importante continuare a conversare portando al centro dell’attenzione tutto il bello (ma anche il brutto) che c’è intorno a noi e che possiamo vedere con i nostri occhi, ogni giorno.

Anche in questo caso, se non siamo persone visive ma uditive, per esempio, avremo la sua attenzione e potremo spaziare nell’inserire anche altri elementi nella conversazione.

Con garbo ed educazione e, anche se non sarà d’accordo completamente con noi, sarà più propensa ad apprezzare le nostre differenze di pensiero.

Se dialoghi con una persona cinestetica.

La persona cinestetica è la più razionale di tutti, quindi sarà più facile intavolare una conversazione, potendoci poi permettere di spaziare maggiormente.

Quando vi racconterà qualcosa, vi parlerà di come è bello quel posto, se non fosse che non è comodo arrivarci con la macchina. Quest’ultimo aspetto passerà sopra ai colori, alle emozioni, alla bellezza di molte cose che ci stanno intorno.

La praticità, il traffico che defluisce senza intoppi, una casa comoda vicina ai negozi, una macchina pratica, per esempio, saranno gli elementi incentrati nella conversazione. Ecco, qui sarà più difficile introdurre elementi visivi e uditivi, ma non impossibile! Rispondere con garbo al fatto che è importante la praticità e se poi questa stessa praticità è accompagnata dall’estetica, dai colori, dalla bellezza, ancora meglio.

Magari non sarà d’accordo ma, di sicuro, sarà più semplice dialogare e rispettare le divergenze di opinione. Voi, in quale di queste tre categorie vi rivedete? Dialogare è bello ma farlo in maniera corretta, senza antipatiche discussioni e incomprensioni, è davvero ciò che ci rende cittadini del mondo.

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